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L'Infermiere tedesco

di Angelo

Informazioni :

MOTIVO DELLA PARTENZA :
dopo aver conseguito la laurea in infermieristica mi sono ritrovato nel
seguente scenario :
1. privato : saturo, nella maggior parte dei casi non si incontra domanda e
offerta e quindi mi sentivo quasi in colpa inviare curriculum , sapendo
che non cercavano personale, cooperative con gli infermieri sottopagati e
demansionati , proposte di apertura p.i. etc
2. Pubblico
3. Estero
Scartata subito la prima ipotesi, ho deciso di seguire la seconda cioè
quella dei concorsi.
Ho partecipato a diversi concorsi e avvisi , alcuni vicini, altri lontani;
alcuni organizzati seriamente, altri vere e proprie farse; alcuni non sono
riuscito a superare nemmeno la preselettiva, altri sono stati portati a
termine entrando in graduatoria... Ma sono ancora oggi in attesa del
fatidico telegramma.

Dunque sfruttando anche la mia capacità di adattamento ( sono ormai 13 aa
che vivo fuori regione , lontano dalla famiglia e dalla mia casa) , ho
deciso di optare per la terza scelta cioè andare all'estero...

A questo punto mi sono ritrovato a dover scegliere tra Germania e UK.
Sono entrambi due paesi che hanno una grande richiesta di infermieri e che
offrono entrambi molti benefits per il trasferimento all'estero.
Entrambi però richiedono una conoscenza della lingua e la differenza è che
in UK selezionano solo chi già conosce l'inglese mentre in Germania
selezionano anche chi non conosce il tedesco offrendo tra i benefits anche
corso intensivo di tedesco...
Dunque alla fine ho scelto la Germania e dopo aver conseguito la
certificazione di un buon livello di tedesco ( solo da perfezionare) sono
partito per la Germania.

SITUAZIONE CHE HO RISCONTRATO IN GERMANIA

sono andato a lavorare in una catena di Rsa private tedesche...
Di positivo ho trovato che tutti i dipendenti , dal direttore al
responsabile delle pulizie , erano molto cordiali e accoglienti,
comprendevano che ci si trovava in altro paese con un 'altra lingua ,
cultura etc.
Inoltre ho firmato già dall'Italia , un contratto a tempo indeterminato
e con uno stipendio non male...

Però dopo un breve periodo ho deciso di rassegnare le dimissioni e tornare
in Italia.
L'infermiere in Germania, almeno quello geriatrico è totalmente diverso
rispetto a quello italiano ...

1. non esiste un profilo professionale
2. Non esiste un percorso accademico
3. È totalmente demansionato(anche se noi non abbiamo più il mansionario e
loro invece si)
4. Rispetto al l'infermiere italiano , l'inf in Germania di simile
rileva solo i parametri e somministra terapia orale
5. Per il resto fa tutto ciò che in Italia fa un oss più svolge altre
funzioni che in italia non fa nemmeno l'oss...
6. Si tratta di un buon stipendio rapportato a quelli italiani ma
rapportato agli altri tedeschi , è tra i più bassi della Germania
7. Ho realizzato che in Germania mancano 60000 infermieri proprio perché
nessuno vuole svolgere questa professione anche se li piuttosto che una
professione si tratta di un mestiere...

A queste considerazioni si somma un altro aspetto per fondamentale:
sono partito con l'idea di ritornare comunque un giorno in Italia ed ho
realizzato che più tempo avessi passato in Germania, più difficile sarebbe
stato il riadattarmi di nuovo a lavorare in Italia ( da tutti i punti di
vista: autonomia decisionale ed operativa, teorico , pratico etc)...

Per questo sono ritornato in Italia a fare concorsi con le problematiche
che tutti conosciamo...

È stato uno sbaglio andare in Germania? Sicuramente si

È stata una esperienza che mi è servita? Sicuramente sì perché ho imparato
una nuova lingua, ho conosciuto ed ho vissuto in un altro paese con un
cultura diversa e soprattutto ho imparato ad apprezzare la sanità Italiana
che seppur piena di problemi resta per diversi aspetti superiore a tanti
altri sistemi sanitari esteri.

È una esperienza che rifarei ?
Dopo aver vissuto in prima persona e con le conoscenze attuali ,
sicuramente no , ma nello scenario che mi sono ritrovato dopo la laurea,
con scarse conoscenze e senza averle constatate di persona , ricommetterei
lo sbaglio e comprendo anche chi si trova adesso nella mia stessa
situazione dell'epoca e decide di partire alla volta della Germania.

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