REDAZIONE. Continua la clamorosa protesta del personale sanitario e amministrativo del Fatebenefratelli di Milano contro la Direzione Generale. Un infermiere, Paolo Di Stefano, 30 anni, e un ausiliario, Severiano Di Pietro, 30, sono saliti sul tetto del nosocomio a 30 metri di altezza in segno di protesta. In un secondo momento sono giunti anche diversi esponenti dei vari sindacati.

Diverse le motivazioni alla base delle rivendicazioni del personale. Il taglio per il mese di Giugno della quota della produttività con conseguente decurtazione di circa il 10% dello stipendio. L'accorpamento del reparto di Urologia nella Chirurgia Generale con conseguente stop alle attività delle sale operatorie salvo le operazioni di emergenza. Per ultimo, ma non in ordine di importanza, la chiusura del reparto di Pediatria nel Presidio Ospedaliero Macedonio Melloni.

Inutile la convocazione della delegazione RSU da parte del Direttore Generale Giovanni Michiara. Queste le dichiarazioni di un sindacalista "il Direttore ha chiamato i delegati della Rsu nel suo ufficio con la speranza di risolvere una situazione che va a discapito della sua immagine di demolitore delle cose pubbliche.

Ma il suo disegno è stato presto smascherato dalla delegazione Rsu e di fatto il colloquio si è chiuso con la dichiarazione dei lavoratori che lo stato di agitazione sarebbe proseguito ad oltranza".

La protesta terminerà quando la Dirigenza avrà rimosso i tagli sullo stipendio, quando sarà data una risposta soddisfacente ai cittadini sulla scelta di accorpare reparti importanti con conseguente diminuzione di posti letto e fin quando non verrà comunicata una data ufficiale per la riapertura della Pediatria.