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FNOPI

In Italia 15mila infermieri alla cure palliative, ne servono il triplo

di Redazione

In occasione della XXIV Giornata per la promozione della cultura del sollievo, per chi non può più giovarsi delle cure destinate alla guarigione, Fnopi stima che le persone a cui servono cure palliative nel nostro Paese siano circa 550 mila. Tra loro più di 30 mila sono minori. La Federazione spiega perché la figura professionale sanitaria più vicina all'assistito e ai suoi familiari, nella gestione della quotidianità, in grado di migliorarne la qualità di vita, in questi casi, è proprio l’infermiere.

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Fnopi stima che le persone a cui servono cure palliative nel nostro Paese siano circa 550 mila, tra loro più di 30 mila sono minori.

Il “diritto al sollievo” è un dovere e, se curare per guarire è spesso possibile, prendersi cura per il sollievo è sempre possibile: questo il messaggio che è stato diffuso nella Giornata del Sollievo, celebrata ieri, 25 maggio, con più di 200 eventi in tutta Italia, nella sua 24a edizione.

Fu il professor Umberto Veronesi, insieme alla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti Onlus, a proporre nel 2001 l’istituzione di un giorno dedicato al diritto al sollievo per i pazienti. Per l’occasione, è intervenuta Fnopi, la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, a ricordare il ruolo e il valore degli infermieri nelle cure palliative.

La gestione del dolore e la cura nel fine vita, cosa dice il Codice Deontologico

A evidenziarlo è lo stesso Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche – aggiornato lo scorso marzo – in due articoli. In primis, l’articolo 25: L'infermiere previene, rileva e documenta il dolore della persona assistita durante il percorso di cura – recita infatti – Si adopera per la gestione del dolore e dei sintomi a esso correlati, applicando le linee guida, le raccomandazioni e buone pratiche clinico-assistenziali, nel rispetto delle volontà della persona stessa.

In sostanza, questo punto del Codice Deontologico spiega il ruolo svolto, dal punto di vista etico e valoriale, dagli infermieri nell'assistenza di persone che convivono con una patologia inguaribile ad alta complessità assistenziale e hanno bisogno di cure palliative, ovvero interventi clinici, assistenziali, psicologici e spirituali volti a migliorarne la qualità di vita.

Cure palliative, 1.500 infermieri per 550 mila pazienti

In Italia ad oggi gli infermieri impegnati nelle cure palliative sono 1.500 ma, secondo le stime di Fnopi, ne servirebbero almeno il triplo per la gestione del fine vita. Infatti le persone che hanno bisogno di cure palliative sono circa 550 mila e più di 30 mila sono minori.

Di questi pazienti, tra i 180 e i 200 mila manifestano bisogni complessi, quindi la necessità di una presa in carico globale, spiega Fnopi.

Il Ministero della Salute, nei suoi report, certifica che ogni persona assistita nel proprio domicilio ha mediamente 24 ore di assistenza e di queste 17 sono svolte da infermieri, dando una chiara indicazione del coinvolgimento della professione infermieristica.

L'infermiere è di fatto, nella maggior parte dei casi, la figura più vicina all'assistito e ai familiari in ogni ora del giorno.

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