"Mi fa piacere aver visto la Mangiacavalli qui a Genova, lei rappresenta in effetti la mamma di tutti gli Infermieri Italiani, finalmente un presidente che ha il coraggio di dire come stanno le cose"

GENOVA. Dal mansionario alla professione infermieristica il passo è stato breve, ma gli anni son passati e la differenza non sempre si nota soprattutto a causa di una classe medica che stenta a riconoscerci il ruolo che ci spetta. Oggi parliamo di nuove competenze ma dobbiamo ancora batterci per farci accettare.

E' quanto emerso dalla relazione di Gian Luca Ottomanelli, vice-presidente dell'IPASVI di La Spezia, che si è intrattenuto sull'argomento nell'ambito del Convegno su "Proposte e sviluppo nel processo di riorganizzazione del SSR in Liguria: la voce degli Infermieri", in fase di svolgimento in quel di Genova ed organizzato dalle sezioni IPASVI della Liguria.

Ottomanelli ha dato la carica agli Infermieri presenti all'appuntamento ricordando che "oggi tra noi c'è un grande presidente dell'IPASVI, Barbara Mangiacavalli, finalmente un rappresentante che ha il coraggio di alzare la voce; lei è la mamma, non anagrafica, di tutti noi e le dobbiamo stare vicini per iniziare a fare gruppo ed essere attori di un processo altrimenti non realizzabile: guadagnarci le nuove competenze".

L'occasione genovese, ha spiegato Ottomanelli, è utile a chiarire una cosa fondamentale: "non esiste una guerra contro le altre professioni sanitarie mediche e non mediche, ma esiste un appello alla collaborazione e alla fiducia reciproca; le nuove competenze degli infermieri vanno in tale direzione".