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Rapporto Università di Tor Vergata: in Italia 28.800 gli infermieri in esubero.

di Emiliano Boi

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LA SPEZIA. La Senatrice Analisa SILVESTRO, Presidente nazionale della Federazione dei Collegi Ipasvi, decide di utilizzare Facebook per diffondere la notizia; con la rapidità di un "click" centinaia di migliaia di infermieri apprendono testualmente quanto segue: '"Il Rapporto dell’Università di Tor Vergata, presentato ieri a Roma, sostiene che ci sia un esubero di 18.800 medici e di 28.800 infermieri rispetto ai posti letto. Sarebbe molto pericoloso ipotizzare che si possano fare ulteriori tagli sul personale sanitario, o diminuirne il numero in maniera strisciante e poco trasparente, senza fare i conti con la realtà oggettiva di chi effettua le prestazioni e i processi di cura e assistenza. Se c'è da intervenire sull'organizzazione del lavoro, sui modelli gestionali e contrattuali si intervenga. Ma con chiarezza, trasparenza e dati certi".

 

I consueti attimi di riflessione per metabolizzare una notizia "bomba" di tale portata stavolta non esistono; la Silvestro, oltre ad utilizzare le vie istituzionali dell'Ipasvi, si è mossa nel ciberspazio e, nei panni di Presidente internauta, non tarda a vedersi recapitare innumerevoli messaggi di sdegno da parte degli utenti del "social network", gli infermieri della rete.

 

Gli infermieri, oltre a volerci vedere chiaro sull'attendibilità dei dati inseriti nel Rapporto dell'Università di Tor Vergata che evidenziano l'esubero di 28.800 professionisti, iniziano ad interrogarsi sulle politiche finora adottate dalla Federazione Ipasvi e sugli scenari che potrebbero presentarsi a seguito di una verosimile conferma di tali dati.

 

Tutti sanno che la forsennata politica di "spending review" attuata nel comprato della Sanità italiana, anziché puntare al taglio degli stipendi dei medici ospedalieri - considerati superiori alla media europea anche dalla Fems (Federazione europea dei medici salariati) - ha puntato al taglio dei posti letto; risulta oltremodo singolare che la Federzione Nazionale dei Collegi Ipasvi non avesse previsto per tempo gli effetti devastanti che tale taglio dei posti letto avrebbe inevitabilmente prodotto, e cioè l'esubero di personale infermieristico.

 

I meandri del complesso sistema di tutela e rappresentanza della professione infermieristica italiana rischiano davvero di essere rappresentati in una puntata televisiva di Misteri di Adam Kadmon, purtroppo anche stavolta priva di risposte.

 

E' possibile che i dati pubblicati dall'Università di Tor Vergata fossero già noti al dott. Gennaro Rocco, Vice Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi? Una risposta a tale quesito chissà se verrà mai data; ciò che possiamo affermare è che Gennaro Rocco, stando ai suoi innumerevoli incarichi di direzione e di coordinamento, di certo non è persona sconosciuta presso la medesima università.

 

Coinvolgente e interessante, come sempre, il Rapporto" – commenta sul sito della Federazione nazionale Ipasvi la Silvestro - "Credo che, fra le altre, una tabella su cui è bene fare ulteriori e approfondite riflessioni sia quella inerente il personale sanitario. Mi riservo quindi di approfondire i dati riportati, anche per capire come sono stati scorporati da quelli complessivi di ogni Regione e se sono state prese in considerazione tutte le attività svolte da medici e infermieri a prescindere dal numero dei posti letto. Ad una prima lettura a caldo, infatti, i dati mi sembrano discutibili. Non voglio fare difese d'ufficio dell'attuale situazione, le cui criticità sono state da noi più volte evidenziate, ma credo che sia doveroso essere più che attenti nel riportare dati sui quali possono essere poi tratte conclusioni e assunte decisioni - più o meno opportunisticamente - che renderebbero davvero ingestibile il sistema dell'offerta..."

 

 

Stando alle dichiarazioni istituzionali, la Silvestro non intende prendere le difese d'ufficio dell'attuale situazione e chiede di intevenire con cautela. Come mai non prendere le difese d'ufficio? Qual è il principale pubblico ufficio della Silvestro? E quale è il secondario?

 

Per alcuni le sue dichiarazioni della Presidente sono apparse doverose ed istituzionali, per altri, invece, le medesime non frenano la genesi di ulteriori perplessità. Sarebbe stato opportuno parlare di "cautela" anche nelle scelte di spending review che hanno portato a questo verosimile disastro?  Di cautela, per caso, si sarebbe dovuto parlare anche quando Gennaro Rocco, come noto, paventava la possibilità di "lavoro immediato in Italia" ai suoi studenti albanesi di infermieristica, oppure in quel caso sarebbe stato incauto?

 

Sulla scorta di quanto rappresentato è verosimile che oggi, piu che in passato, si debba urgentemente avviare un serio dibattito sulla eventuale "incompatibilità di incarico" di taluni rappresentati Ipasvi; che la Silvestro non voglia o non possa prendere d'ufficio le difese della categoria infermieristica, quando per legge dovrebbe rappresentarla e tutelarla, per molti inzia ad essere inaccettabile; appare infine doveroso domandarsi se il Vice Presidente nazionale Ipasvi, il dott. Gennaro Rocco, possa continuare a ricoprire incarichi universitari nazionali ed esteri, o se tali attività abbiano contribuito e possano ulteriormente contribuire ad aggravare il dato dei 28.800 esuberi pubblicato dall'Università presso la quale peraltro lavora.

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