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Libera Professione: Regime dell'Iva, vantaggi e svantaggi.

di Laura Brunelli

CESENA. Nella rubrica precedente, si è voluto accennare ad alcuni degli aspetti più importanti del regime di contribuzione minima (“Regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità” ), previo accenno dell'esistenza di un altro regime più complesso che si rispecchia nel regime dell'IVA. Esso è dato dall'insieme degli obblighi contabili e delle modalità di calcolo dell'IVA da versare a cui è soggetto un contribuente. Il regime IVA si suddivide in regime ordinario e semplificato.

 

Il primo è obbligatorio per le cooperative o società di persone che superano un determinato volume d'affari; il bilancio deve essere tenuto in base alle regole della Unione Europea, con il metodo della partita doppia. Pertanto, oltre ai registri IVA (fatture emesse, registro dei corrispettivi e degli acquisti), devono essere tenuti, ad esempio, anche i libri contabili e quelli di lavoro per i dipendenti.

 

Il regime semplificato è in genere adottato dalle società di persone o dalle imprese individuali che rispecchiano un limite di fatturato, ad esempio, se si ritiene di non superare i 400.000 euro nel caso di professionisti o imprese di servizi. Questo regime prevede delle agevolazioni contabili nella sola tenuta dei registri IVA; a differenza del regime ordinario, qui occorre compilare solo il registro delle fatture emesse e quello degli acquisti.

 

I versamenti dell'imposta vengono effettuati mensilmente e, la determinazione del reddito viene ottenuta dalla differenza fra i ricavi e i costi d'esercizio; la scadenza mensile del versamento è stabilita per il giorno 16 del mese. I contribuenti possono scegliere di effettuare i pagamenti trimestralmente con una maggiorazione d'imposta dell' 1% nei mesi di maggio, agosto e novembre; l'ultimo trimestre viene liquidato con la dichiarazione annuale dell'IVA.

 

I versamenti sono effettuati in un conto corrente fiscale di proprietà del contribuente, gestito dal Ministero delle Finanze, dove sono registrati i versamenti effettuati e i rimborsi ottenuti dal titolare della partita IVA.

 

I vantaggi di questo regime sono strettamente legati al fatto di poter ricavare in tempi veloci dei dati dettagliati sull'andamento dell'attività, sui costi e sugli sprechi che possono essersi creati; nel regime dei contribuenti minimi, invece, occorre aspettare un anno solare (quindi il momento della dichiarazione del modello UNICO) per avere un quadro generale sul proprio operato.

 

Gli svantaggi sono ravvisabili nei maggiori costi di tenuta della contabilità, nei tanti adempimenti fiscali e nella necessaria competenza per effettuare una valida interpretazione dei dati prodotti. Qui di seguito vengono indicate in tabella le principali caratteristiche di entrambi i regimi.

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