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Gli OSS sono competenti nelle procedure invasive?

di Redazione

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Lettera a Nurse24.it di una Studentessa Infermiera ed Operatore Socio Sanitario per denunciare presunti abusi.

Carissimo Direttore,
le scrivo per segnalarle un fatto increscioso che mi è accaduto durante uno dei tanti tirocini come Studentessa Infermiera. Premetto che lavoro come Operatore Socio Sanitario e che mi sono iscritta al Corso di Laurea in Infermieristica due anni fa.

Ho cercato di ribellarmi ma senza esito positivo., ora capirete come e perché.

Durante uno dei miei tanti tirocini sono stata assegnata ad un reparto di medicina per il tirocinio. In questa unità operativa gli Oss fanno di tutto e di più: passano la terapia, cambiano le flebo, inseriscono cateteri vescicali, medicano lesioni da pressione/decubito anche complesse e addirittura fanno prelievi del sangue.

La cosa più fastidiosa è stata dovermi imbattere in una mia collega Oss che definirei esaltata; questa non solo abusava della professione infermieristica, ma dava anche lezioni a noi futuri Infermieri sulle varie procedure invasive.

Ho provato a ribellarmi, come dicevo poco fa, ma senza successo. Ho pagato delle tasse per essere istruita da una Oss? Con tutto il rispetto per noi Operatori Socio Sanitari, ma quanto fatto (e permesso) in questo reparto è un vero e proprio abuso di professione.

Le mie proteste non hanno portato a nulla di concreto, anzi mi sono quasi giocata il tirocinio di un mese, perché ho rischiato di essere bocciata dalla Coordinatrice Infermieristica.

Con lei ho litigato sonoramente. Addirittura sono stata redarguita per aver messo in dubbio le qualità e l’esperienza di questa Oss, che avrebbe seguito vari corsi di preparazione professionale e di specializzazione.

Il problema è proprio questo: l’Oss non è un professionista, ma un tecnico; non può ufficialmente specializzarsi e non può reperire accessi venosi e cateteri vescicali! Non esistono corsi di formazione o formatori che possano dimostrare il contrario, semplicemente perché non lo permette la Legge.

E non è tutto, la Coordinatrice Infermieristica mi ha riferito che gli Oss del reparto erano abilitati a fare di tutto e che io non conoscevo affatto le mansioni dell’osa. Non conoscerò le mansioni, pur lavorando come Oss da diversi anni, ma so distinguere un atto pratico da una competenza che l’Operatore Socio Sanitario non ha e che appartiene all’Infermiere.

Ora chiedo a lei Direttore se ho fato bene a scegliere di evolvermi professionalmente e culturalmente e se la mia decisione di iscrivermi al Corso di Laurea in Infermieristica sia stata giusta o meno. Sono per la legalità e per il rispetto delle competenze e delle responsabilità di ciascuna figura tecnica o professionale che orbita attorno al mondo della sanità, soprattutto perché di fronte a noi non abbiamo delle macchine ma delle persone umane, che soffrono e che hanno diritto ad una assistenza degna di tale nome.

Ho anche pensato di denunciare la cosa agli organi inquirenti, ma ho paura che possano bloccarmi negli studi, anche perché questa Coordinatrice Infermieristica è una docente universitaria. Non so cosa fare e temo che questa lettera sarà cestinata.

Distinti saluti.

Cristina, Studentessa Infermiera

* * *

Carissima Cristina,
non siamo abituati a cestinare le testimonianze dei nostri lettori e pubblichiamo la tua lettera per intero. Quello che ci hai scritto, se risultasse vero, è molto grave perché ci troviamo di fatto di fronte ad un abuso di professione, per giunta avallato da una Coordinatrice Infermieristica. Gli Oss, seppur preparati, non hanno competenze in alcun tipo di procedura invasiva. La cosa che ci sentiamo di dirti è una sola: trova il coraggio e denuncia queste persone all'autorità giudiziaria. Ricordati che al centro delle cure c'è sempre il paziente, che va tutelato essendo il soggetto unico della nostra azione assistenziale quotidiana. Sarai una brava Infermiera.

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore Nurse24.it