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Ostetricia

Raccolta e conservazione del latte materno

di Sara Venditti

Nel contesto della nutrizione perinatale, la raccolta e la corretta conservazione del latte materno rappresentano due momenti di primaria importanza nella tutela della salute neonatale. Quando l’allattamento diretto non è possibile, il ricorso a tecniche di estrazione del latte consente di garantire continuità nutrizionale e benefici immunologici al neonato, preservando nel contempo la funzione secretoria della ghiandola mammaria. La gestione appropriata di questi processi implica la conoscenza delle tipologie di tiralatte disponibili, delle corrette modalità di utilizzo e delle indicazioni igienico-sanitarie per la conservazione del latte prelevato.

Indicazioni cliniche per l'estrazione del latte materno

raccolta latte materno

L'estrazione e la corretta conservazione del latte materno rappresentano interventi fondamentali nella promozione dell'allattamento e nella sicurezza nutrizionale del neonato.

L'estrazione del latte è indicata in diverse situazioni cliniche e organizzative:

  • Assenza temporanea della madre per motivi sanitari o personali.
  • Ritorno precoce al lavoro e necessità di garantire l’alimentazione differita.
  • Difficoltà di suzione del neonato (prematurità, malformazioni, patologie neurologiche transitorie o permanenti).
  • Situazioni di ipogalattia iniziale, in cui la stimolazione meccanica favorisce l'aumento della produzione.
  • Raccolta di colostro nelle prime ore post-partum, spesso più agevolmente ottenibile tramite spremitura manuale.

Queste pratiche consentono di ridurre l'uso di formule artificiali, sostenendo l'allattamento esclusivo raccomandato da OMS e UNICEF.

Allattamento e lavoro: conciliare i tempi

  • Iniziare a familiarizzare con il tiralatte 2–4 settimane prima del rientro.
  • Predisporre uno spazio idoneo per l’estrazione sul luogo di lavoro.
  • Conservare il latte in frigorifero aziendale o borse termiche.
  • Concordare pause regolari con il datore di lavoro.

In Italia, il D.Lgs. 151/2001 tutela il diritto delle madri a disporre di spazi e tempi dedicati per l’estrazione durante l’orario lavorativo.

Trasporto del latte verso le strutture ospedaliere

  • Consegnare il latte quotidianamente per garantirne la freschezza.
  • Utilizzare sacche monouso sterili, etichettate con data e ora.
  • Trasportare in borse frigo con siberini, mantenendo la catena del freddo.

Il personale infermieristico ospedaliero svolge un ruolo essenziale nel ricevimento, verifica e gestione del latte materno trasportato.

Conclusione

L'estrazione e la corretta conservazione del latte materno rappresentano interventi fondamentali nella promozione dell'allattamento e nella sicurezza nutrizionale del neonato. Infermieri, ostetriche e consulenti per l’allattamento costituiscono figure chiave nell'accompagnare le madri in questo percorso, garantendo supporto tecnico, informativo e psicologico. Una gestione consapevole e qualificata di queste pratiche rafforza la tutela della salute neonatale e sostiene la continuità dell’allattamento come scelta primaria di cura.

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