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Infermieri Specializzati: raggiunto l’accordo fra Ministero e Sindacati

di Michele Sabatino

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ROMA. Gli infermieri saranno sempre più specializzati. Dopo tanto parlare è stato finalmente chiuso l’accordo fra il ministero della Salute e i sindacati della sanità. Tra le funzioni che nei prossimi anni dovranno e potranno svolgere gli infermieri ci sono: gestire i codici bianchi del pronto soccorso, saturare le ferite superficiali, ricoprire il ruolo di aiuto anestesista e utilizzare un ecografo per trovare una vena. Competenze, ruoli e mansioni che prima spettavano ai medici e che da ora in avanti potrà e vedrà coinvolti i circa 420 mila infermieri che sono iscritti all’Ordine.

Quello che spesso già accade nelle diverse realtà italiane è stato istituzionalizzato finalmente e avvicina l’Italia a quello che accade nel resto d’Europa dove le specializzazioni già esistono e dove gli infermieri hanno un ruolo centrale per la presa in carico globale del paziente. . L’accordo che è stato raggiunto tra il ministero della Salute e i sindacati prevede sei aree: quella per i servizi territoriali, per l’assistenza domiciliare, pediatrica, medica, di emergenza e relativa alla salute mentale. . La bozza di accordo sulla ridefinizione delle responsabilità dell’infermiere, dopo ben tre anni di incontri e riunioni e molte fasi di stallo, che sarà licenziata a breve per poi essere inviata alla conferenza Stato-Regioni rischia però di creare molte differenze di applicazione in quanto lo stesso prevede che siano le singole Regioni a definire “specifiche e innovative sperimentazioni clinico assistenziali”. Ed è proprio sul fatto che mancherebbe una regia centrale, quindi con il rischio che in una Regione un infermiere avrà delle competenze e di conseguenza un curriculum formativo e in altre no, che i medici polemizzano con questo accordo che nel tempo hanno sempre cercato di ostacolare. . Resteranno poi da affrontare i problemi contrattuali in un settore già molto penalizzato dai tagli e dall’eccessivo uso e abuso del ricorso alle cooperative private. Un problema di non poco conto visto i tagli al settore sanitario da parte del Governo e che vedrà sul piede di guerra i sindacati. . Ed è proprio sul fronte economico che i sindacati della dirigenza medica e sanitaria del SSN spiegano la proprio opposizione all’accordo: ”Le Regioni potrebbero utilizzare personale tecnico ed infermieristico per compiti fino ad ora affidati ai medici, o ai dirigenti sanitari, con l’ obiettivo di ridurre i costi, trasferendo segmenti di attività da un fattore ad alto costo ad uno a basso costo”. . L’accordo, invece, incassa la soddisfazione di Andrea Bottega, segretario nazionale NurSind, sottolinea come la figura dell’infermiere sia cambiata nel tempo andando verso la collaborazione nelle scelte e la presa in carico dei pazienti con codice bianco: “Cosa che spesso già accade – dice Bottega – ma senza che sia previsto in termini di responsabilità professionale e di formazione, né tantomeno che sia riconosciuto economicamente”.

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