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Emergenza-Urgenza

La ventilazione durante la rianimazione cardiorespiratoria

di Vladimir Guluta

Questo per dare il massimo aiuto a chi ha bisogno di riprendere a respirare e ad avere un’attività cardiaca efficiente. I protocolli cambiano in funzione dei dati della letteratura e molte domande ultimamente vengono poste sulla ventilazione.

Per i soccorritori impegnati in una rianimazione cardiopolmonare (RCP) è fondamentale utilizzare correttamente ogni secondo che passa eseguendo minuziosamente i protocolli.

Ventilazione con Ambu

I ricercatori della Academic Medical Center di Amsterdam si sono chiesti se il tempo di interruzione delle compressioni toraciche, per permettere di eseguire la ventilazione, può in qualche modo influire sugli outcomes dei pazienti in arresto cardiorespiratorio (ACR). I dati sono stati pubblicati nella rivista Circulation nel 2013.

Sono stati analizzate 199 procedure di RCP. I dati relativi alle compressioni toraciche eseguite durante le RSC sono stati ottenuti dalle registrazioni del defibrillatore esterno utilizzato nella procedura. Le compressioni eseguite sono state <100 bpm in 19% dei casi e >120 bpm in 23% dei casi di RCP. Il tempo medio di interruzione per eseguire due insufflazioni è stato di 7 secondi e solo il 17% dei soccorritori ha impiegato >10 secondi, mentre il 21% ha ventilato in <5 secondi. 

L' 88% dei soccorritori è stato in grado di fornire >70 compressioni/minuto ed il 63% >80 compressioni/minuto. La sopravvivenza alla dimissione dall’ospedale è stata del 25%. Il tempo impiegato per la ventilazione non è stato un fattore predittivo di sopravvivenza.

Gli autori concludono che l’interruzione (lunga o corta) delle compressioni toraciche per eseguire la ventilazione non influisce sulla sopravvivenza delle RCP eseguite su pazienti in ambiente extraospedaliero. Si fa notare che l’alto grado di addestramento dei soccorritori olandesi ha fatto sì che il tempo di interruzione della ventilazione sia stato minimo. Negli Stati Uniti, il personale non sanitario ha impiegato più tempo per la ventilazione e questo è stata uno dei motivi che ha pesato molto nel prendere la decisione di consigliare la rianimazione senza ventilazione (compression-only CPR).

Fonte:

Beesems SG, et al. Duration of ventilation during cardiopulmonary resuscitation by lay-rescuers and first responders: Relationship between delivering chest compressions and outcomes. Circulation 2013.
http://circ.ahajournals.org

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