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Management

Con Agostinelli a Modena si cambia strategia

di Leila Ben Salah

Non è solo una nomina che rende orgogliosi. Quella di Vianella Agostinelli alla direzione delle professioni sanitarie all’Ausl di Modena è destinata a fare storia. Perché con lei la direzione delle professioni sanitarie entra a pieno titolo nella direzione strategica dell’azienda.

Vianella Agostinelli nuova direttrice delle professioni sanitarie a Modena

agostinelli vianella

Vianella Agostinelli, neo direttore professioni sanitarie Ausl Modena

Nata ad Ancona, laureata in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, Agostinelli ha vinto il concorso a Modena e ora dirige il personale sanitario dell’Azienda Usl di Modena. Il mondo cambia, anche noi dice l’azienda. Agostinelli, che nell’ex azienda Usl di Rimini dirigeva l'unità operativa complessa post acuti, accetta la sfida e si dice pronta.

È una bella opportunità – dice Vianella Agostinelli -, per noi rappresenta la possibilità di condividere politiche professionali e di condividere la multidisciplinarietà. Ma è anche una grande responsabilità. E il peso di questa responsabilità Agostinelli lo sente tutto, perché, dice, “adesso si cambia. Cambia la logica delle relazioni tra professionisti”. Ma la nuova direttrice di grinta ne ha da vendere e lo capiranno presto i settemila dipendenti dell’Asl di Modena. Sui quali lei non intende mai sovrastare, anzi. Sì, è vero – ammette – chi dirige sta in alto. Ma quando stai in alto i venti sono forti e devi avere le radici solide per reggere, altrimenti voli via. E le mie radici sono i colleghi.

Dobbiamo costruire una visione chiara e condivisa – dice - . Il primo passo è immaginare questo futuro, il secondo crederci e credere che abbiamo la possibilità di farlo. Terzo: lavorare concretamente per questo. Di certo ci sarà da metter mano a qualcosa. Dobbiamo rivedere le reti organizzative – spiega – e pensare a una organizzazione diversa, non gerarchica, ma che abbia una visione orizzontale delle professioni.

La prima cosa che farà Agostinelli sarà quella di ascoltare. Voglio incontrare tutte le unità operative – spiega -, certo sono tante e ci metterò del tempo, ma ho tre anni di mandato!.

Già tre anni, perché la nuova direttrice messa di fronte alla scelta tra tre o cinque anni ha deciso per la prima opzione. Alla faccia dell’attaccamento alla poltrona. Tre anni sono un tempo giusto – dice -. Basta con la logica del direttore per tutta la vita. Io in tre anni devo dimostrare qualcosa e ho piacere di essere valutata. Credo che dobbiamo uscire dalla logica del posto per sempre.

Di certo in tre anni Agostinelli vuole segnare il passo. Ci proverò fino alla fine – dice - e venderò cara la pelle, ma un tentativo di cambiamento bisogna che lo facciamo come dirigenza. Deve cambiare l’organizzazione, non più verticale ma orizzontale. Devono cambiare i professionisti, che quando arrivano con un problema devono avere una visione già volta alla soluzione, io stessa devo cambiare per occupare questa posizione. Certo, il cambiamento è faticoso. Qualche volta lo devi spingere, altre volte tirare, altre ancora rallentare. La resistenza è senza dubbio più fisiologica. Ma per andare avanti serve il cambiamento.

E ad accettare la sfida prima di tutto è il direttore generale dell’Ausl di Modena Massimo Annicchiarico. Abbiamo la grandissima opportunità – dice – si allargare l’area delle responsabilità e delle capacità dell’organizzazione di generare risposte e valore, arruolando anche intelligenze e competenze diverse da quelle che tradizionalmente hanno svolto questo tipo di attività. Oggi la cultura infermieristica consente di arricchire le organizzazioni di molto molto alte in ambito organizzativo, spesso non riscontrabili in altre figure professionali.

Di qui la decisione di inserire la direzione delle professioni sanitarie nella direzione strategica dell’azienda. Perché proprio adesso? E se non ora quando? – dice Annicchiarico - Ci sono le condizioni per dare un segnale chiaro di un’evoluzione di un sistema che non può che maturare attraverso la contaminazione dei saperi. In un altro momento sarebbe troppo tardi, anzi forse è già tardi.

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Commenti (1)

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1 commenti

700.000?

#1

700.000 dipendenti? L'ASL di Modena? Deve essere un refuso