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Exposanità, si accende l’evento per i coordinatori

di Redazione

Atmosfera tesa oggi all’evento Ecm a Exposanità “Il Coordinatore Infermieristico come garanzia di qualità assistenziale nei confronti del cittadino: nella Sanità”, organizzato dal Coordinamento Nazionale Caposala Emilia Romagna. Tra i relatori il presidente Nursing Up Antonio De Palma e il segretario nazionale del Nursind Andrea Bottega.

Beccari: Il nuovo contratto ci mortifica

exposanità 2018

Exposanità, l'evento dei coordinatori era in programma per stamattina

Al centro del dibattito il contratto e la precarizzazione dei coordinatori. L’evento Ecm si è svolto stamattina ad Exposanità e ha visto protagonisti il presidente Nursing Up Antonio De Palma e il segretario nazionale del Nursind Andrea Bottega.

È del tutto evidente infatti che questo contratto crea le condizioni per una precarizzazione del lavoro infermieristico - ha esordito De Palma-, in particolare di quello che interessa gli specialisti, gli esperti, i titolari di incarichi di coordinamento e organizzazione. Il Nursing up denuncia da tempo questa grave stortura presente nel testo del nuovo Ccnl in via di approvazione e ha anche promosso un rafforzamento della propria articolazione organizzativa, invitando il maggior numero possibile di coordinatori a dare una mano come rappresentanti sindacali per difendere il proprio ruolo e la professione infermieristica .

Nel dettaglio, il nuovo contratto mantiene l’indennità di coordinamento, ma solo per chi ne era già titolare prima del nuovo contratto e salvo il previsto riassorbimento in caso di attribuzione di incarico organizzativo all’interessato secondo le nuove regole. I coordinatori, infatti, entreranno nel complesso meccanismo degli incarichi organizzativi.

Il nuovo contratto mortifica il ruolo del coordinatore – ha sbottato Lorella Beccari, presidente della Coordinamento Nazionale Caposala Regione Emilia Romagna -. Non si tratta di un problema solo economico, per questo abbiamo avviato una petizione a livello nazionale contro questo contratto che condanna gli infermieri a un precariato perenne. È un Jobs Act a tutele decrescenti. Va messa in sicurezza la normativa, altro che quei quattro soldi di aumento. Non ci facciamo illusioni, poveri eravamo e poveri rimaniamo, ma le regole non si toccano. La legge 43 è all'avanguardia, ma è rimasta in gran parte solo sulla carta. Gli infermieri continuano a essere trattati come ruote di scorta e non come protagonisti della sanità.

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