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Il Primary Nursing di Biella attira infermieri da tutta Italia

di Redazione

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BIELLA. La visita dei giorni scorsi rappresenta un’ulteriore conferma della validità del percorso avviato dall’ASL BI per garantire un’assistenza infermieristica a misura di paziente.

Presso l’ASL BI, il “Primary Nursing” è stato avviato, in forma sperimentale nel 2010, dopo tre anni di fase preparatoria. Ad oggi, l’Azienda Sanitaria Locale di Biella resta tra i pochi centri sul territorio nazionale ad avere adottato il modello, passando da un’organizzazione del lavoro infermieristico strutturata per “compiti” e “funzioni” ad un approccio di “presa in carico” del paziente in diversi reparti. L’obiettivo è ora quello di estere questa specificità a tutti i reparti ospedalieri, anche in funzione dell’apertura del nuovo ospedale.

 

Il modello di assistenza infermieristica “Primary Nursing” adottato dall’Ospedale degli Infermi continua a far scuola e ad attirare nel nosocomio biellese delegazioni provenienti da altre realtà ospedaliere d’Italia, intenzionate ad approfondirne la conoscenza e l’applicazione.

 

Martedì 25 e mercoledì 26 Febbraio, Graziella Troiero e Alessandra Bin, rispettivamente coordinatore infermieristico dell’Oncologia e referente del Dipartimento Oncologico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine, hanno fatto visita al nosocomio biellese per conoscere sul campo l’applicazione di questo modello, che prevede la presa in carico del paziente da parte di un infermiere di riferimento, il quale diventa, di fatto, operativamente responsabile del percorso assistenziale dell’ammalato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutta la durata della degenza.

 

L’infermiere “primary”, al quale vengono assegnati pazienti di complessità diversa a seconda delle competenze maturate, programma e dispone tutta una serie di istruzioni e di interventi assistenziali in ambito infermieristico che, in sua assenza, durante la normale turnazione, i colleghi provvedono a portare avanti.

 

La delegazione proveniente dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine ha conosciuto indirettamente l’esperienza dell’ASL BI in occasione del convegno organizzato nel Dicembre 2012 a Torino, alla presenza della fondatrice del modello, Marie Manthey, che in quei giorni ha anche tenuto una lezione magistrale proprio nel nosocomio biellese.

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Spiegano Graziella Troiero e Alessandra Bin: «Anche noi stiamo organizzando il trasferimento nel nuovo ospedale di Udine e abbiamo avuto il mandato dalla nostra Direzione delle Professioni Sanitarie di prevedere un nuovo modello di assistenza infermieristica.

 

Essendo a conoscenza dell’esperienza maturata dall’ASL BI nell’applicazione del “Primary Nursing”, abbiamo pensato che potesse essere un’opportunità venire a Biella per osservarla nel concreto per la prima volta».

 

La delegazione di Udine ha apprezzato notevolmente la possibilità di interfacciarsi con i colleghi di Biella, anche per conoscere quali criticità hanno dovuto affrontare nella fase introduttiva del “Primary Nursing” all’interno dei reparti ospedalieri, dimostrando particolare interesse rispetto all’applicazione del modello nei reparti di Oncologia, Medicina Interna e nel Day Hospital Dipartimentale: «Grazie a questo confronto, potremo partire con il vantaggio di conoscere sin da ora quali criticità potrebbero emergere nelle fasi di avvio.

 

Questa consapevolezza ci consentirà anche di evitare di incappare in errori che i colleghi dell’ASL BI hanno dovuto affrontare e superare. Certamente, si tratterà anche per noi di un cambiamento culturale e poterci interfacciare con un’esperienza consolidata, come quella dell’Ospedale degli Infermi, ci agevolerà nella preparazione del terreno per l’avvio del nostro percorso».

 

Ad ulteriore conferma dell’importanza dell’attività svolta sino ad oggi dall’ASL BI nell’applicazione del “Primary Nursing”, si ricorda che negli ultimi anni si sono recate a Biella alcune delegazioni provenienti da altre aziende sanitarie, anche da fuori regione: nell’agosto 2012, una delegazione dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e nell’agosto 2013 dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento.

 

In tutti i casi, le delegazioni sono state accolte da Antonella Croso, Responsabile della Struttura Direzione delle Professioni Sanitarie, e da Claudia Gatta, Responsabile Infermieristico del Dipartimento di Medicina dell’ASL: «E’ una soddisfazione vedere che quanto stiamo facendo è apprezzato e che l’orientamento intrapreso si sta rivelando corretto -commenta Croso-.

 

L’interesse che il nostro lavoro sta suscitando tra i colleghi di altre realtà ospedaliere ci conforta, perché significa che gli sforzi fatti per avviare il “Primary Nursing” sono stati indirizzati nella giusta direzione».

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