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Sistemi sanitari informativi, cosa sono e a cosa servono

di Chiara Vannini

I flussi informativi sono un insieme di dati ed indicatori utili a comprendere il funzionamento dei servizi del SSN. Ogni azienda produce una grande quantità di dati e ognuna di loro ha un proprio sistema informativo, più o meno organizzato. Il ruolo principale del sistema informativo è quello di fornire delle informazioni attendibili, aggregate e di facile gestione. La gestione delle informazioni è un’attività importante per tutti e particolarmente complessa per chi svolge funzioni manageriali. Non esistono sistemi di documentazione validi per tutte le esigenze e le situazioni ed ogni strumento deve essere utilizzato per perseguire determinati obiettivi. Le informazioni raccolte servono a prendere decisioni appropriate a tutti i livelli: di pianificazione, gestionale oppure operativo.

Cosa sono i flussi informativi

I flussi informativi sono un insieme di dati ed indicatori utili a comprendere il funzionamento dei servizi del SSN. Formalmente prendono il nome di Sistemi Informativi Sanitari (SIS) e danno indicazioni sulle prestazioni, i servizi e gli interventi delle varie strutture sanitarie presenti sul territorio.

I flussi informativi sono utili agli operatori per potersi autovalutare e migliorare continuamente, ma sono utili anche ai cittadini per comprendere come funzionano le strutture e i beni/servizi forniti dal SSN.

Le informazioni che vengono fornite devono avere come caratteristiche:

  • Completezza
  • Precisione e chiarezza concettuale e grafica
  • Tempestività
  • Congruenza

A cosa servono i sistemi informativi

In ambito sanitario, i sistemi informativi interessano tutte le professioni e a tutti i livelli e devono, in linea generale:

  • Documentare il ricovero del paziente in ospedale, il decorso e i PDTA
  • Identificare e consentire la tracciabilità delle attività
  • Fornire informazioni a chi svolge attività clinica
  • Fornire informazioni alla ricerca scientifica
  • Fornire informazioni per la didattica
  • Fornire informazioni per la valutazione retrospettiva delle prestazioni erogate

Quali sono i sistemi informativi

I flussi informativi sono presenti in tutte le regioni, ma ogni territorio ha delle sue specificità che vengono analizzate e a cui viene data la priorità di analisi. Tuttavia, alcuni sistemi informativi sono standardizzati e presenti su tutto il territorio nazionale e fra questi il più noto è il DRG - diagnoses related group, che in italiano prende il nome di ROD - raggruppamento omogeneo di diagnosi.

Il DRG è un sistema che classifica tutti i pazienti che vengono dimessi da un ospedale, raggruppandoli in gruppi omogenei, sulla base delle risorse che vengono impegnate per ciascun malato. È il sistema che definisce i rimborsi economici da parte delle regioni, poiché ogni DRG è caratterizzato da una propria tariffa.

Un altro sistema informativo presente su gran parte delle regioni italiane è quello che riguarda il sistema di emergenza sanitaria, sia extraospedaliero (118) che intraospedaliero (Pronto soccorso e punti di primo intervento).

O, ancora, la SDO, scheda di dimissione ospedaliera, strumento che raccoglie tutte le informazioni su ogni paziente dimesso dagli istituti di ricovero pubblici o privati e che utilizza la classificazione internazionale delle malattie e delle cause di morte ICD–9–CM, sistema che organizza le malattie e i traumatismi in gruppi sulla base di criteri definiti ed è sottoposto a periodiche revisioni.

Non è possibile citare tutti i sistemi informativi presenti sul territorio nazionale, ma di seguito verranno citati quelli presenti nella gran parte delle regioni italiane.

EMUR, sistema informativo emergenza sanitaria

È il sistema di rilevazione dei flussi informativi che riguardano le prestazioni erogate nell’ambito dell’emergenza urgenza, in particolare 118 e Pronto soccorso.

Dati e informazioni sul 118

Per quanto riguarda il 118 vengono presi in esame informazioni e dati riguardanti:

  • Identificazione della Centrale Operativa del 118
  • Dati relativi alla chiamata telefonica al numero 118
  • Dati relativi alla missione di soccorso attivata dalla Centrale Operativa del 118
  • Identificazione dell'assistito
  • Dati relativi alle prestazioni erogate nell'ambito della missione di soccorso
  • Dati relativi all'esito dell'intervento

Dati e informazioni sul Pronto soccorso

Per quanto riguarda invece il Pronto soccorso vengono presi in esame:

  • Dati del presidio ospedaliero, sede di Pronto soccorso, in cui viene accolto l'assistito
  • Dati anagrafici dell'assistito
  • Dati relativi all'accesso ed alla dimissione
  • Dati relativi alle diagnosi ed alle prestazioni erogate
  • Dati relativi alla valorizzazione economica dell'accesso

Schede di dimissione ospedaliera SDO

I dati rilevati attraverso le schede di dimissione ospedaliera, che interessano ai fini della raccolta, gestione e analisi dei dati per i flussi informativi sono:

  • Informazioni anagrafiche (identificativo del paziente, genere, data e luogo di nascita, luogo di residenza ecc.)
  • Informazioni sanitarie relative al ricovero (data di ricovero, codice identificativo dell’istituto, specialità e reparto di ricovero, provenienza del paziente ecc.)
  • Eventuali trasferimenti intraospedalieri (data e reparto)
  • Informazioni relative alla dimissione (data e reparto di dimissione, tipo di dimissione ecc.)
  • Informazioni cliniche alla dimissione (diagnosi principale e 5 diagnosi secondarie, intervento principale e 5 procedure secondarie con relative date di esecuzione)

Altri sistemi informativi

Altri sistemi informativi riguardano:

  • La riabilitazione, in particolare le strutture eroganti, le informazioni cliniche, i dettagli sul progetto riabilitativo
  • La specialistica ambulatoriale (ASA, assistenza specialistica ambulatoriale), in particolare le prestazioni erogate, le tempistiche, le caratteristiche qualitative e quantitative
  • La farmaceutica territoriale, ovvero l’erogazione di medicinali, i tipi di farmaci, le informazioni sul ticket e le esenzioni
  • Sistema informativo di mortalità: la raccolta dei dati avviene attraverso i dati riportati sulle schede di morte Istat, che raccoglie informazioni anagrafiche e relative alla causa e luogo del decesso
  • Il CedaP, certificato di assistenza al parto, che raccoglie informazioni sanitarie, epidemiologiche e demografiche attraverso gli eventi nascita, le problematiche di salute alla nascita, le malformazioni neonatali
  • ADI, raccoglie dati sull’attività dell’assistenza domiciliare ed in particolare la tipologia di pazienti assistiti, i bisogni di salute, la classe di età e il genere
  • Le cure palliative, che prende in esame le caratteristiche demografiche e socio–sanitarie dei pazienti presi in carico dalla rete delle cure palliative
  • FAR residenze e semi–residenze (FAR, assistenza residenziale per anziani), che monitora le informazioni sull’utenza, i periodi di degenza, i percorsi attivati
  • Il GRAD, sistema informativo delle gravissime disabilità acquisite, che rileva dati e informazioni su pazienti affetti da gravi disabilità, monitorando i percorsi attivati

A questi flussi informativi si aggiungono quelli che raccolgono dati sulle prestazioni dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, sui consultori (SICO, sistema informativo consultori familiari), sugli ospedali di comunità (SIRCO) e sul sistema di salute mentale (SISM).

È importante sapere che alcuni siti di servizi sanitari regionali rendono pubblici i dati relativi ai flussi informativi, che diventano così uno strumento utile all’operatore sanitario, ma anche al cittadino che vuole conoscere le specificità della propria realtà sanitaria o delle altre.

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