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Risk management ed aumento dei livelli di sicurezza

di Marco Alaimo

Recentemente si è svolto a Firenze presso la sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri un interessante Workshop organizzato da Uso Sicuro sul "Ruolo della Valutazione e dell’analisi di usabilità nella riduzione del rischio clinico" nel quale le varie figure professionali si sono interrogate su come migliorare la sicurezza dei pazienti e operatori nell'uso dei dispositivi medicali.

Prevenzione e riduzione del risk management in un workshop toscano

Recenti fatti di cronaca, come il caso dei pacemaker non testati sollevato da Report, interrogano quotidianamente sulla questione della sicurezza e usabilità delle apparecchiature elettromedicali che necessitano di essere sottoposte, prima del loro utilizzo, a test di "ingegneria dell'usabilità" che ne verifichino la facilità e la sicurezza di utilizzo.

Si è svolto così a Firenze un workshop sul "Ruolo della Valutazione e dell'analisi di usabilità nella riduzione del rischio clinicoorganizzato da Uso Sicuro presso la sede dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Tra i vari professionisti erano presenti e sono intervenuti Riccardo Trataglia, Direttore del Centro Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente della Regione Toscana, Giovanni Barbagli, membro del C.d.A. di Uso sicuro, Antonio Panti, Presidente dell'Ordine dei Medici della Toscana, Sergio Boncinelli, direttore di Uso Sicuro, e il Dr. Eugenio Cortigiano Presidente dell'Associazione Italiana Infermieri Legali e Forensi.

I sistemi di risk management sono sempre più attenti all'individuazione dei livelli di sicurezza e alla possibilità di ridurre sempre di più i rischi legati all'impatto tecnologico su pazienti e operatori. L'utilizzo di strumentazioni sempre più complesse in tutti i settori dell'organizzazione sanitaria comporta un aumento della probabilità di commettere errori da parte dell'operatore che impiega tali dispositivi. Si accresce, così, la probabilità che un paziente possa risultare vittima di un evento che comporta disagio o danno imputabile alle cure mediche prestate.

Per aumentare la sicurezza del paziente e quindi offrire prestazioni sanitarie migliori, dalla collaborazione fra l'Ateneo e l'Agenzia Regionale di Sanità Toscana, nasce "Uso sicuro", uno Spin-off derivante dalla ricerca universitaria che ha lo scopo di realizzare una metodologia, condivisa a livello internazionale, per analizzare l'usabilità dei dispositivi elettromedicali e verificarne la sicurezza per l'operatore e il paziente.

A causa dell'avanzamento tecnologico e dell'informatizzazione, la difficoltà d'uso ha talvolta superato la capacità dell'operatore sanitario medio di usare con sicurezza e precisione il dispositivo. Un esempio sono le pompe di infusione, dispositivi elettromedicali fra i più diffusi, che determinano il flusso di un anestetico o di un liquido che un paziente riceve. Anni fa erano di facile utilizzo mentre ora il loro uso è diventato così difficile che diversi enti scientifici e medici li hanno individuati come responsabili di errori verificatisi in ospedale.

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