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Cari studenti prima di diventare infermieri non sognate di diventare piccoli medici

di Mimma Sternativo

La dichiarazione del Prof. Veronesi, non sono lo specchio della verità

prof. VeronesiOgni aspirante medico dovrebbe presentarsi al test d'ingresso per medicina con un diploma d’infermiere. Perché sarebbe l’unico sistema concreto per vagliare le capacità reali di confrontarsi con i malati, e di dimostrare salda questa vocazione tra i mille ostacoli della vita quotidiana in corsia. Specializzarsi prima come infermiere servirebbe anche a reintegrare nella figura professionale e umana del medico una parte che è stata scissa nel corso dei secoli, fino ad arrivare a una specie d’insanabile dicotomia: il medico “cura”, ma è l’infermiere a “prendersi cura” del malato...E se poi l’infermiere non riuscisse a diventare medico? Resterebbe infermiere, e forse la professione infermieristica, già di per sé prestigiosa anche se spesso misconosciuta, ne riceverebbe il lustro che le spetta.

Queste le parole di Umberto Veronesi per commentare le polemiche al test a numero chiuso di Medicina E Chirurgia.

Lungi dal fare la solita polemica sterile in una lotta eterna con i medici, da infermiera credo queste parole non siano un vanto per la nostra professione. In un confronto con una cara amica (chirurgo) ci siamo chieste se questa sarebbe stata davvero l'alternativa giusta. Riteniamo di no.

Fare (essere) il medico e fare (essere) l'infermiere è diverso. Non c'è una professione migliore o peggiore sono sostanzialmente diverse.

È come se l'ingegnere dovesse fare prima 3 anni di architettura e poi il resto...

Questa eterna dicotomia medici/infermieri è oramai anacronistica: l'infermiere ha un suo percorso di studi,una laurea triennale,una laurea magistrale, dei master e un dottorato.

Attualmente gli aspiranti infermieri devono immatricolarsi alla facoltà di Medicina e chirurgia e a dirla tutta, caro Prof.Veronesi sarebbe ora di avere una facoltà in scienze infermieristiche, così come succede nel resto del mondo. Solo così avremmo "il lustro che ci spetta".
Sappiamo (speriamo) che il suo non voleva essere un tentativo di offendere la nostra professione, ma da infermieri le chiediamo di risolvere il problema test a numero chiuso in maniera diversa, il lustro da "medici mancati"è già stato per diversi anni un fardello troppo grande da portare.

Lasciamo che ognuno con le proprie competenze e peculiarità porti il suo valore aggiunto al mantenimento o recupero della salute del paziente.

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