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Patologia

Malattia di Lyme o borelliosi

di Giacomo Sebastiano Canova

Per malattia di Lyme, o borelliosi, si intende una patologia multisistemica che può interessare diversi apparati dell’organismo. Questa malattia si può verificare in seguito al morso di zecca, che ne rappresenta il veicolo di trasmissione. Il periodo d’incubazione della borelliosi va da 4 a 25 giorni (con una massima incidenza tra i 7 e i 14 giorni) e le sue manifestazioni cliniche possono essere precoci oppure tardive.

Cos’è la malattia di Lyme e perché è detta anche borelliosi

Manifestazione di malattia di Lyme (borelliosi)

La malattia di Lyme fa parte delle antropozoonosi, ovvero quel gruppo di malattie che vengono trasmesse naturalmente dagli animali all’uomo.

Nel caso della borelliosi la sua trasmissione non è diretta ma è veicolata dalla zecca, la quale si infetta dopo essere stata a contatto con un animale malato.

Questa patologia è causata prevalentemente dalla Borrelia Burgdorferi (da qui il nome di “borelliosi”), un battere spiraliforme il cui serbatoio ideale di replicazione è rappresentato da numerosi mammiferi (cervi e ricci in particolare).

Quando una zecca morde questi animali viene infettata da questo battere, trasmettendolo a tutti gli ospiti (ivi incluso l’uomo) successivamente morsi.

Sintomi della malattia di Lyme

Il periodo d’incubazione della borelliosi va da 4 a 25 giorni (con una massima incidenza tra i 7 e i 14 giorni) e le sue manifestazioni cliniche possono essere precoci oppure tardive.

Il primo stadio della borelliosi è rappresentato da un eritema cronico migrante, ovvero una piccola macchia rossa, non rilevata, che nel giro di qualche giorno o di qualche settimana si estende sino a divenire una grande macchia circolare, ovale o triangolare, raggiungendo anche un diametro superiore a 5 cm e presentando un’area centrale di colore più chiaro rispetto al perimetro.

Tale eritema si accompagna spesso da altri sintomi tipici quali febbre, mialgie, astenia, cefalea, vertigini, arrossamento degli occhi e rigidità del collo; nei casi più severi possono comparire dolori cardiaci, articolari e sintomi neurologici.

Se trascurata, la malattia di Lyme è in grado di produrre danni permanenti al sistema nervoso e alla pelle.

Diagnosi di borelliosi

L’eterogeneità e la molteplicità dei sintomi della borelliosi rendono la diagnosi spesso difficile, soprattutto nelle prime fasi. Inoltre, al momento non sono disponibili test sierologici attendibili e standardizzati.

In riferimento ai test sierologici, la risposta alle IgM-specifiche non può essere con certezza accertata prima di 3-6 mesi dall’esordio della malattia: si tratta dunque di un periodo troppo lungo per iniziare una strategia terapeutica efficace.

Un altro test diagnostico presente è la reazione polimerasica a catena, utilizzata per individuare anche minime quantità di DNA del battere Borrelia; ad ogni modo, a causa dei suoi risultati controversi, questo test è tutt’ora oggetto di discussione da parte della comunità scientifica.

È bene sottolineare inoltre come la presenza dell’eritema cronico migrante non sia sufficiente per porre diagnosi di malattia; questo in quanto si presenta nel 75% dei soggetti contagiati e talvolta può rimanere totalmente inosservato.

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