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Assistenza infermieristica nella pronazione del paziente affetto da Sars-Cov-2


Per far fronte alla gravità dello stato del paziente Covid-19 è stata applicata la procedura di pronazione, ovvero l'esposizione dell'intera superficie dorsale del corpo attraverso un movimento rotatorio secondo l'asse longitudinale dello stesso. La tesi di laurea in oggetto è nata in seguito all'esperienza di tirocinio nell'Unità Operativa di terapia intensiva presso il presidio ospedaliero San Donato di Arezzo, in cui l'autrice ha potuto osservare la manovra di pronazione ed i suoi effetti a beneficio delle condizioni del paziente con insufficienza respiratoria dovuta ad overdose da farmaci.

Tesi infermieristica: la pronazione del paziente Covid-19

La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova la salute e i sistemi mondiali. A causa dell'elevato numero di infezioni in tutto il mondo, si sono dovute implementare nuove strategie assistenziali per ridurre il numero di intubazioni. Una procedura molto efficace nella sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è la posizione prona, che in combinazione con la ventilazione invasiva ha ottenuto grandi risultati nel miglioramento dello stato di ossigenazione del paziente.

La strategia della posizione prona è semplice ed economica, non richiede ulteriori infrastrutture all'interno dei servizi e non necessita di costi aggiuntivi per essere realizzata.

Visti gli ottimi risultati sui pazienti affetti da ARDS, la pronazione è stata adottata anche sui pazienti affetti da Covid-19 sottoposti a ventilazione invasiva e sono stati ottenuti gli stessi benefici, mostrando incremento della PaO2 e del rapporto PaO2\FiO2.

Al momento sono stati fatti alcuni tentativi per implementare la posizione prona nei pazienti ventilati con CPAP tramite casco.

A seguito di una ricerca attraverso banche dati, in questo lavoro di tesi si è riscontrato che le indagini fatte sulla postura prona applicata a pazienti con ventilazione meccanica non invasiva hanno ottenuto come risultato il miglioramento dell’ossigenazione nel tempo di un’ora. I pazienti con una Spo2 a 95% o superiore, dopo un'ora di posizione prona erano associati a un tasso di intubazione inferiore, in alcuni pazienti addirittura è stato possibile evitare l’intubazione.

Scarica la tesi (pdf)
  • Autore: Veronica Alunno
  • Relatore: Alessandra Tofani
  • Correlatore: Stefania Francioni
  • Università: Università di Siena
  • Anno accademico: 2019/2020
Category : Area critica