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Agiti suicidari: Prevenzione da parte dell'infermiere


Il suicidio, o comportamento suicidario con esito fatale, a livello internazionale rappresenta una delle più frequenti cause di morte giovanili; inoltre la letteratura sottolinea che è riconducibile a fattori bio-psico-sociali (disturbi mentali, abuso di alcool e altre sostanze), ambientali (perdita del lavoro, facile accesso alle armi), socioculturali (mancanza di sostegno, isolamento, stigmatizzazione, mancanza di speranza). La prevenzione di questo fenomeno si può attuare sia intervenendo sull’ambiente (limitando l’accesso alle armi, ad oggetti taglienti e a tutte quelle attrezzature che possano suggerire usi impropri alla persona a rischio di suicidio) sia, direttamente, sulla persona attraverso il follow-up e garantendo una relazione terapeutica adeguata.

Tesi infermieristica: L’infermiere e la prevenzione degli agiti suicidari

Lo scopo della tesi di laurea in Infermieristica dal titolo “La comprensione delle situazioni di rischio suicidario. Il ruolo dell’infermiere nella prevenzione degli agiti. Revisione bibliografica” è quello di identificare i fattori di rischio e i segnali di pericolo per il comportamento suicidario, indagando quali misure preventive possano essere adottate per diminuire la frequenza del fenomeno.

Dalla revisione della letteratura - effettuata consultando diverse banche dati internazionali, includendo gli articoli degli ultimi diciassette anni, con disponibilità del full text in lingua inglese, italiana e spagnola – i principali risultati mettono in luce che la prevenzione del suicidio può essere attuata mediante diverse strategie: l’educazione e una preparazione adeguata dei professionisti sanitari, una farmacoterapia idonea, la restrizione dei mezzi, lo screening per il riconoscimento precoce di malattie psichiatriche, la psicoterapia e il follow-up.

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  • Autore: Arianna De Filippi
  • Relatore: Sandro Geatti
  • Università: Università degli Studi di Padova
  • Anno accademico: 2016/2017
Category : Salute mentale