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COVID-19

Gran Bretagna, vaccino obbligatorio per i sanitari

di Redazione Roma

Entro la primavera del prossimo anno in Inghilterra il personale del Servizio Sanitario Nazionale impegnato in prima linea dovrà essere completamente vaccinato contro il Covid. L’anticipazione è stata confermata alla Bbc, che l’ha rilanciata via Twitter, da fonti di Downing Street. La misura riguarderà soprattutto infermieri e medici, quei medici e infermieri, si stima tra gli 80.000 e i 100.000 lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale che, finora, si sono sottratti alla vaccinazione. Nel frattempo il premier Boris Johnson è stato immortalato senza mascherina in un ospedale.

Troppi i lavoratori non vaccinati del Servizio Sanitario Nazionale inglese

È di fine ottobre la notizia che in Gran Bretagna, nell’aprile 2022, milioni di infermieri riceveranno un aumento di stipendio. Il governo conservatore, infatti, ha annunciato la conclusione del congelamento dei salari introdotto a novembre 2020, quando imperversava l’emergenza pandemica.

Oggi invece la Bbc comunica, anche attraverso un post sul suo canale Twitter, che in Inghilterra il personale del Servizio Sanitario Nazionale impegnato in prima linea dovrà essere completamente vaccinato contro il Covid. I lavoratori avranno tempo fino alla primavera del prossimo anno per ottenere entrambe le dosi vaccinali, uniformandosi in questo modo al 90% dell’intera popolazione adulta britannica e della stragrande maggioranza dei sanitari dell’isola che lo hanno fatto.

Nel marzo dello scorso anno, in piena emergenza Covid, un’affermazione di Chris Hopson, direttore di Nhs Providers, l’associazione che rappresenta i responsabili delle strutture ospedaliere britanniche, aveva fatto tremare i polsi: Gli ospedali di Londra sono investiti da un “continuo tsunami” di pazienti affetti da coronavirus e alcuni di loro rischiano di esserne schiacciati nei prossimi giorni, quando la malattia dovrebbe raggiungere il picco. Allo stato attuale la situazione, grazie ai vaccini, è cambiata in modo radicale. Ciò nonostante, secondo alcuni calcoli tra gli 80.000 e i 100.000 lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale inglese non sono vaccinati, ha spiegato lo stesso Hopson. Tanti, troppi. A tal proposito occorre ricordare il caso, seppur estremo, della paladina dei no vax Kate Shemirani, ex infermiera del Servizio Sanitario Nazionale inglese radiata per le sue teorie cospirazioniste sul Covid.

Soltanto pochi giorni fa il ministro alla Salute, Sajid Javid, aveva dichiarato che

Il governo britannico di Boris Johnson sta valutando l’introduzione del vaccino obbligatorio anti Covid per l’intero personale del Servizio Sanitario Nazionale

Con circa 50.000 casi di nuovi positivi al giorno e gli ospedali di nuovo sotto pressione, assicurarsi che tutti i sanitari fortifichino la loro immunizzazione nei confronti del virus sembra dunque essere una nuova priorità. La misura dell’obbligo vaccinale per i sanitari esiste già in numerosi paesi europei ha aggiunto il ministro della Salute inglese, e gli infermieri e i medici non solo hanno un maggiore rischio di contrarre l’infezione, ma sono anche a contatto quotidiano con persone particolarmente fragili.

In attesa di ulteriori aggiornamenti, proprio il premier Johnson è di nuovo nella bufera. Nella giornata di ieri, infatti, è stato visto senza mascherina mentre era in visita presso l’Hexham General Hospital, nel nord dell’Inghilterra. I pazienti e lo staff del Servizio Sanitario Nazionale meritano di meglio, il laconico commento del ministro ombra della Salute, il laburista Jonathan Ashworth.

Giornalista

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