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Emilia-Romagna

Tremila firme in Regione per l'assunzione dei precari Covid

di Redazione

Tremila firme in Regione per chiedere la stabilizzazione dei sanitari reclutati per la lotta al Covid. Raccolte un po' in tutti gli ospedali dell'Emilia-Romagna (ma soprattutto a Bologna, da cui vengono oltre 2.000 sottoscrizioni), le firme sono state consegnate il 18 gennaio all'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, dai delegati della Fp-Cgil, Marco Blanzieri e Gaetano Alessi.

In Emilia-Romagna 23mila assunzioni a tempo indeterminato in 5 anni

Riteniamo necessario che tutti i professionisti, di tutte le professioni, che hanno risposto alla chiamata di aiuto del servizio sanitario regionale in un momento di grande necessità - affermano i sindacalisti - vedano trasformarsi in un orizzonte non determinato la loro esperienza dentro le strutture sanitarie della regione. Così come riteniamo necessario che le graduatorie attualmente in essere vadano esaurite e che una nuova stagione di concorsi veda luce nel 2021.

Del resto, sottolinea il sindacato, già molte sono state le stabilizzazioni e altre ne verranno fatte in relazione alla proroga della maturazione dei requisiti al 31 dicembre 2021. Siamo al fianco di tutti gli operatori perché - concludono Blanzieri e Alessi - una sanità pubblica più forte è una garanzia per tutti, specialmente per i più deboli.

La Regione, da parte sua, assicura che anche nel corso del 2021 e del 2022 verrà usato ogni possibile escamotage per la trasformazione dei contratti precari in stabilizzazioni a tempo indeterminato.

Sono state 23.298, ricorda viale Aldo Moro, le assunzioni fatte in sanità nel quinquennio 2016-2020, di cui più di 8.600 (8.626) lo scorso anno. Per un terzo si tratta proprio di dipendenti del sistema sanitario regionale che hanno visto il loro contratto flessibile convertito in uno a tempo indeterminato: 2.988 nel 2020, di cui la maggior parte infermieri (1.160), medici (445) e operatori socio-sanitari (486).

Guardando poi al totale, dal 2016 a oggi, sono stati 7.470 i contratti stabilizzati in Emilia-Romagna, tra cui 2.110 medici e 2.270 infermieri: si tratta del 32% del totale delle nuove assunzioni a tempo indeterminato. La nostra sanità - assicura Donini - mette al centro le persone e questo vale tanto per i pazienti quanto per chi di loro si prende cura, dai medici agli Oss passando per gli infermieri e i tecnici. Negli ultimi cinque anni sono stati più di 23.000 i dipendenti che hanno preso servizio nel nostro sistema sanitario con un contratto a tempo indeterminato, un impegno importante per l'ente ma che è stato ed è ripagato dall'altissima e riconosciuta qualità della nostra sanità, in cui il personale è sicuramente il valore aggiunto. E il nostro impegno non si ferma, perché anche nel 2021 puntiamo a continuare su questa strada.

Siamo orgogliosi di aver potenziato la nostra rete di assistenza - conclude Donini - e lo siamo ancora di più di averlo fatto contrastando il precariato, a partire cioé dagli uomini e dalle donne che già ogni giorno si prendevano cura dei cittadini, senza avere garanzie certe sul proprio futuro. Ci piace poi anche pensare che dietro tanti di questi contratti stabilizzati ci siano ragazze e ragazzi che hanno ottenuto il giusto riconoscimento per il loro percorso di studi e non sono stati cosi' costretti ad abbandonare la loro regione o addirittura il loro paese.

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