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Messaggioda vince.corrie 30 ott 2019 11:47

Buongiorno, vi propongo la discussione di un argomento delicato.
Ho già letto su questo sito l'articolo che riguarda l'infermiere volontario, in particolare, volontario in attività di tirocinio post laurea.
Vorrei porre l'attenzione e approfondire il tema dell'attività di volontariato che svolge l'infermiere in ambulanza che presta servizio per il sistema di emergenza/urgenza.
A riguardo ci sono pareri discordanti: molti pensano che un infermiere (o anche un medico) che operi in questo contesto come volontario debba operare in qualità di soccorritore in base alle responsabilità in carico in quel momento; altri (come il sottoscritto) pensano che il professionista sanitario volontario debba, in casi particolari di gravità e non abitualmente, adoperarsi per salvaguardare le funzioni vitali della persona che ne necessita poiché guidato dal dovere deontologico e legislativo (negligenza, omissione di soccorso, non applicazione di manovre sanitarie che potevano essere attuate, ecc).
Mi farebbe piacere, dopo averne discusso con molti altri colleghi, approfondire l'argomento, ma non essendo ferrato in materia di legislazione (sono un laureando), chiedo gentilmente un contributo a chi fosse più esperto nel campo facendo riferimento alle relative leggi, codice deontologico e altri documenti a sostegno di quanto affermato.
Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione e per contribuire alla diffusione dei risultati.
vince.corrie
 
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Messaggioda maxx781 30 ott 2019 21:50

Ciao,
Infermieri così come medici, una volta conseguita la laurea e l'abilitazione da parte dello stato, sono tali 24 ore su 24 e in ogni circostanza. Per quanto riguarda l'infermiere nelle vesti di "volontario" DEVE mettere in pratica tutte le sue conoscenze e tutte le sue eventuali abilitazioni nel caso in cui, sopratutto, sopraggiunga lo stato di necessità. Quindi, ad esempio, se è abilitato Als o Acls ed ha a disposizione i farmaci salvavita in caso di arresto cardiaco, essendo abilitato da organismo internazionale riconosciuto, ha l'obbligo nel cercare di mettere in atto tutte quelle competenze e conoscenze che ha,quindi li può utilizzare. Però ricorda, solo in caso di stato di necessità:ovvero che se il "non fare nulla" porti a morte certa l'infortunato. Discorso diverso è invece per quanto riguarda eventuali protocolli infermieristici di somministrazione di farmaci in uso nelle ambulanze convenzionate con il sis 118.in quel caso bisogna conseguire l'abilitazione da parte della centrale operativa a somministrare farmaci ed utilizzare i protocolli.. Ma a questo punto, visto che tecnicamente svolgi il tuo lavoro addossandoti delle responsabilità praticamente gratis, non so quanto ti convenga perseguire questa strada. Ricorda inoltre che dove ci sono persone che fanno lavori gratis e a basso costo, i primi danneggiati sono i pazienti e in seconda battuta tutti i professionisti a cui fai "concorrenza"....iniziamo ad imparare dai medici:la professione e la professionalità non si regalano! Per quanto riguarda i medici in ambulanza , proprio come gli infermieri, questi ultimi sono sanitari 24 ore su 24, ma non avendo limiti nella somministrazione di farmaci, se in loro possesso, hanno l'obbligo di utilizzo, ma in tutti i casi. Spero di essere stato chiaro. Saluti
maxx781
 
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