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2 giugno, Mangiacavalli: il grazie della gente ci ripaga

di Redazione Roma

Il modo in cui i cittadini ci hanno ringraziato e applaudito è stata, per noi, la restituzione di ogni sacrificio. L’abbraccio ai sanitari, per la prima volta in sfilata nel corso della Festa della Repubblica, ha commosso la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli. Che non dimentica, però, l’impatto del Covid sul personale infermieristico. Sono morti in 94, con 200mila contagiati. Tanti lottano contro il long Covid o vanno in psicoterapia per rielaborare l’accaduto.

Fnopi: istituzioni sanno che in Italia esiste una questione infermieristica

Parata del 2 giugno: nell'edizione del 2022 per la prima volta hanno sfilato anche le professioni sociosanitarie.

La retorica si può comprendere, non per forza condividere. Certo, abbiamo avuto – tutti insieme – una guerra, ottenendo ampia visibilità, ma la nostra professione non è mutata né prima né dopo l’emergenza pandemica.

Così la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli, che ha apprezzato profondamente l’abbraccio collettivo al mondo sanitario, nella giornata di ieri, con infermieri e medici in sfilata per la prima volta nella parata ai Fori Imperiali alla Festa della Repubblica.

L’obiettivo condiviso da tutti i protagonisti: ritrovare un’identità solidale.

Sanitari in sfilata con le forze armate

Ricordando che i professionisti sanitari hanno combattuto una guerra contro un nemico ignoto e invisibile, tra l’altro senza armi (ma non ci siamo risparmiati), la presidente Fnopi ritiene che partecipare alla Parata del 2 giugno a Roma è stata una piacevole sorpresa che il nostro ministero ci ha fatto insieme al governo. Per noi infermieri è stato particolarmente significativo, poiché siamo stati in prima linea fin dal primo giorno. Concludendo: Gli applausi dei nostri cittadini lungo il percorso ci hanno testimoniato quanto abbiamo fatto per loro e quanto siamo stati importanti.

Vedere come i cittadini, in modo spontaneo, ci hanno ringraziato e applaudito è stata per noi la restituzione di tutti i sacrifici. Ll presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha rivolto uno sguardo ricco di attenzione, vicinanza, riconoscenza e affetto. Che resterà impresso nella nostra memoria.

Insieme a difesa della pace

Lo slogan scelto per la parata ai Fori Imperiali non lascia spazio a fraintendimenti: l’unione può e deve portare alla pace tra i popoli. Auspicando altresì di mettere il punto finale agli attacchi alla sanità ucraina, laddove il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha più volte affermato che peggio dell’interruzione dei servizi sanitari – che è stata catastrofica in tutta l’Ucraina e aggravata dagli sfollamenti e dal fatto che milioni di persone restano intrappolate in aree di conflitto, incapaci di muoversi – ci sono gli attacchi all’assistenza sanitaria.

E il tema della guerra in Italia, qui combattuta contro un nemico invisibile, è stato affrontato da Mangiacavalli. Il servizio sanitario nazionale ha affrontato un conflitto improvviso e privo di avvisaglie. Per mesi si è dovuto lottare a mani nude, nella penuria generale dei Dpi. Ma è tutto conosciuto.

Lotta al Covid, infermieri in prima linea

Una pandemia che – purtroppo va sempre ricordato – è costata la vita a oltre 166mila persone, a fronte di più di 16 milioni di guariti. Con gli infermieri che hanno pagato un prezzo altissimo: Sono morti 94 professionisti sanitari e 200mila sono stati contagiati. Tanti combattono contro il long Covid oppure sono in psicoterapia per rielaborare l’accaduto, incalza Mangiacavalli. Già, l’impatto psicologico della pandemia Covid-19 sugli operatori sanitari in prima linea è stato valutato in tutto il globo mediante numerosi studi pubblicati in letteratura.

Questione infermieristica in Italia

mangiacavalli (fnopi) alla parata 2 giugno 2022

Quest’anno, per la prima volta alla parata della Festa del 2 giugno hanno sfilato i sanitari.

Nessuna polemica, ma le istituzioni si sono rese conto che in Italia esiste una questione infermieristica, precisa ancora la presidente Fnopi, che lamenta l’annoso problema degli infermieri pochi numericamente e poco valorizzati. Non aumenteranno in modo rapido poiché la nostra è una professione non più attrattiva.

Quindi Mangiacavalli entra nel dettaglio: Purtroppo oggi non è valorizzato l’impegno profuso dai giovani per diventare infermieri, e che consente al sistema sanitario di funzionare h24 per 365 giorni l’anno. Da qui la conclusione: Occorre una serie di nome, a soprattutto un confronto istituzionale costruttivo. La pandemia ci ha colpiti in condizioni di fragilità, mancavano oltre 60mila infermieri. Ma al ministero della Salute sono consci che la questione infermieristica va affrontata.

Giornalista
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