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Blitz in ospedale, arrestati 55 furbetti del cartellino

di Redazione

Blitz all’ospedale Loreto Mare di Napoli contro i furbetti del cartellino. Cinquantacinque le persone arrestate e ora ai domiciliari. In tutto sono 94 le persone indagate.

Maxi blitz all’ospedale Loreto Mare, 55 furbetti arrestati

Ai domiciliari sono finiti: 18 infermieri, 11 operatori socio-sanitari, 9 tecnici manutentori, 9 tecnici di radiologia, 6 impiegati amministrativi, un neurologo e un ginecologo. I dipendenti strisciavano il badge anche per i colleghi assenti. A incastrare i furbetti del cartellino sono state le telecamere dei carabinieri. C'è da dire che non tutti sono così, ma stavolta il blitz ne ha incastrati parecchi. Uno di loro addirittura strisciava il badge e poi andava a lavorare come cuoco in una struttura alberghiera del Nolano. Un medico, indagato, invece timbrava e poi andava a giocare a tennis o in gioielleria a fare shopping. Due Oss, tutti i giorni, ricevevano le telefonate o gli sms dei colleghi e strisciavano ben venti badge.

In due anni sono stati eseguiti oltre 500 servizi di osservazione e pedinamento e accertati migliaia di episodi di assenteismo.

Se gli atti e le indagini degli inquirenti dovessero accertare quanto diffuso in queste ore dagli organi di stampa nei riguardi dei 18 infermieri del Loreto Mare, coinvolti nel blitz anti assenteismo, non mancheremo di adottare tutte le misure disciplinari previste a tutela del buon nome della professione. Lo dice il presidente del collegio Ipasvi di Napoli e consigliere nazionale, Ciro Carbone.

Comportamenti simili ledono profondamente il decoro della professione infermieristica, offendono quanti un lavoro ancora non ce l’hanno e quanti emigrano pur di lavorare. Pertanto – aggiunge Carbone - vanno condannati con fermezza. Non è possibile tollerare azioni antisociali e fortemente in contrasto con la dignità e la professionalità degli oltre 18mila infermieri che ogni giorno si impegnano in questa città per garantire cure e assistenza in ospedale, sul territorio e a domicilio dei pazienti.

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