Turni massacranti, assenze non sostituite e decisioni unilaterali all'Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia: il personale infermieristico e operatorio dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Annunziata di Cosenza si dichiara in massima allerta
. Il personale resta sotto organico – lamentano gli operatori – e invece di provvedere alle assunzioni necessarie, la direzione ricorre a istituti d’emergenza. Così la pronta disponibilità finisce per essere utilizzata come strumento ordinario per coprire le falle organizzative.
Il personale sanitario chiede nuove assunzioni e maggior dialogo

Infermieri dell'ospedale Annunziata di Cosenza in protesta per le pronte disponibilità calate dall’alto.
Pronte disponibilità decise senza confronto: è la goccia che ha fatto traboccare la pazienza del personale infermieristico e operatorio dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Annunziata di Cosenza.
La tensione è frutto della decisione presa dalla direzione sanitaria e dal Sitra di reintrodurre, senza richiesta di parere e neppure una informazione preventiva, il sistema delle reperibilità.
In un vertice di qualche settimana fa con i vertici della U.O.C. di Ginecologia e Ostetricia di Cosenza, il direttore sanitario Pino Pasqua e il Sitra, rappresentato da Carla Catania, alla presenza della sola sigla sindacale Cisl, si era discusso dell’argomento: lo denuncia
una delle sigle escluse dall’incontro, l’Usb.
La conferma arriverebbe proprio dal verbale controfirmato a margine dell’incontro – di cui il personale interessato e le altre sigle sindacali non sono state informate – in cui si evincerebbe la volontà, da parte della direzione aziendale, di istituire nuovamente le pronte disponibilità per il personale infermieristico del blocco operatorio ginecologico (e per quello ostetrico).
Lo spostamento in chirurgia generale
Inoltre, si sancisce un futuro spostamento del blocco operatorio ostetrico-ginecologico presso la chirurgia generale “Chirurgia Falcone”. Di qui la protesta per modalità inaccettabili e non trasparenti, rispetto a scelte ritenute calate dall’alto.
A fronte di tutto ciò, cinque infermieri del blocco operatorio ostetrico-ginecologico risultano assenti da tempo e non sono mai sostituiti: per il sindacato Usb si tratta di una violazione della Legge Regionale n. 24 del 26 maggio 2023, che impone la copertura delle assenze per garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA).
Invece di provvedere alle assunzioni necessarie, la direzione – punta infine il dito il sindacato – continua a ricorrere a istituti d’emergenza per coprire le falle organizzative senza considerare che il personale è allo stremo, servono assunzioni, non imposizioni
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