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Politica Infermieri

Il ddl Lorenzin è legge

di Redazione

Il Ddl sulla sperimentazione clinica dei medicinali ad uso umano, i Comitati etici, la medicina di genere, la riforma degli ordini professionali e le modalità di riconoscimento delle nuove professioni sanitarie, è stato approvato dal Senato. Ora è legge.

Ddl Lorenzin approvato dal Senato

Per dare una spinta al Ddl Lorenzin la Federazione nazionale aveva lanciato l’hashtag #bastaunaseduta e oltre 500 infermieri avevano scritto direttamente a Grasso, chiedendo un’accelerazione. Oggi finalmente il Senato ha dato il via libera a una riforma attesa da 12 anni. Hanno votato sì 148 senatori, contrari 19 e astenuti 5. 

La senatrice Annalisa Silvestro, in aula, ci racconta la soddisfazione e la festa di questa giornata storica:

Lorenzin: Misura fondamentale

“Oggi è una giornata molto importante per la sanità italiana e sono veramente orgogliosa dell’approvazione definitiva da parte del Senato del Ddl che porta il mio nome perché s’introducono fondamentali novità per tutto il settore e perché si aggiunge un nuovo tassello fondamentale al percorso di riforma del sistema”. Lo afferma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin commentando l’approvazione definitiva al Senato del Ddl in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute.

“Questo ddl, che presentai quasi 5 anni fa – ricorda il Ministro – ha avuto una gestazione lunghissima in Parlamento e introduce misure importantissime per la sanità e per un milione di persone che vi lavorano”.

“La legge – sottolinea il Ministro della Salute – prevede nuove norme sulle sperimentazioni cliniche, sulla medicina di genere, pene più severe all’abusivismo sanitario e contro chi commette abusi nelle strutture sanitarie per anziani e disabili. E poi affrontiamo dopo 70 anni la riforma degli Ordini professionali sanitari riconoscendo anche nuove professioni come quelle dell’osteopata e del chiropratico. Nel provvedimento vengono istituiti anche nuovi ordini professionali per infermieri, ostetriche, tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.

Nasce la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche

“Oggi nasce la Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, il più grande ordine professionale italiano per numero di iscritti. Un traguardo per il quale gli infermieri hanno corso per oltre dieci anni, che conferma la crescita della professione e rende giustizia agli oltre 447mila professionisti che ogni giorno si dedicano all’assistenza dei più fragili e ai bisogni di salute delle persone”. Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli infermieri, ancora oggi Ipasvi, ma tra poco, appunto, Fnopi, sottolinea con estrema emozione la conversione in legge del Ddl Lorenzin, una legge che per gli infermieri apre le porte di una nuova era.

“Oggi è una giornata storica per gli infermieri – conferma Mangiacavalli - professionisti laureati e internazionalmente riconosciuti come pilastri dell’assistenza. Ora, al pari di tutte le altre professioni intellettuali, per loro ci sarà una tutela ordinistica che favorirà non solo i professionisti, ma anche per gli stessi cittadini, offrendo armi efficaci ad esempio contro l’abusivismo, che infanga l’operato di centinaia di migliaia di professionisti e pone a rischio la salute degli assistiti”.

L’elemento forte della trasformazione dei collegi in ordini è la tutela dell’assistito che si ottiene vigilando affinché l’iscritto abbia titolo al contatto diretto con lui, anche in caso con l’esercizio della magistratura interna. Quindi il controllo sui comportamenti deontologici e professionali: si lavora per una sorta di accreditamento periodico anche in termini di competenza dei professionisti. Non basta essere iscritto all’ordine se poi l’iscrizione diventa un mero titolo di cui fregiarsi senza rivedere preparazione, formazione e competenza. Va introdotto un percorso di accreditamento periodico professionale e continuativo che gli ordini posso a pieno titolo verificare.

“La differenza la faranno i codici deontologici – prosegue Mangiacavalli - che anche grazie alla nuova legge acquisteranno maggiore rilevanza anche per il peso e le potenzialità che i nuovi ordini avranno dal punto di vista del controllo e della loro applicazione e potranno essere aggiornati con maggiore e più regolare frequenza. La differenza la farà l’organizzazione a livello locale che la legge rende elastica prevedendo, anche grazie ai decreti attuativi che ora il ministero della Salute dovrà predisporre con la collaborazioni di tutte le professioni, norme che non ingesseranno più la gestione e l’organizzazione dei professionisti sul territorio come oggi accade”.

Fondamentale nella nuova legge è il superamento, o meglio, l’ammodernamento della legge del 1946 che evidentemente non può essere la stella cometa per gli attuali e per i nuovi Ordini come è stata finora. Il diverso inquadramento degli enti, la loro possibilità di intervento anche disciplinare, una organizzazione più rispondente ai moderni canoni non solo degli enti pubblici, ma anche della programmazione sanitaria, fino ad arrivare a un meccanismo elettivo sicuramente più rispondente a criteri di completezza, ma soprattutto trasparenza, che la rendono indispensabile perché tutta l’attività di Ordini e Federazioni non sia decontestualizzata nei fatti dal divenire della società e del progresso professionale e scientifico. In questo senso, sottolinea la presidente degli infermieri, è di importanza fondamentale anche un’altra previsione del Ddl. Quella che riguarda la modifica delle sanzioni penali e accessorie in caso di esercizio abusivo di una professione sanitaria, su cui i nuovi Ordini potranno vegliare con maggior forza e a maggior titolo.

“Ringraziamo i parlamentari, a partire dai presidenti delle Commissioni Igiene e Sanità del Senato, Emila Grazia De Biasi e Affari sociali della Camera, Mario Marazziti – conclude Mangiacavalli - il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e tutti quelli che hanno consentito finalmente di sbloccare l’impasse in cui questa norma si trovava da anni.Ringraziamo la senatrice Annalisa Silvestro, componente del Comitato centrale della Federazione, che non ha mai lasciato che questo cambiamento epocale potesse essere trascurato nelle aule in cui ci rappresenta. Ringraziamo però anche gli infermieri e tutti i collegi che hanno creduto nella possibilità di raggiungere questo traguardo e hanno affiancato e sostenuto la Federazione in ogni momento dell’iter della legge. Gli oltre 447mila infermieri che operano in Italia dimostreranno ora ancora di più la loro professionalità e la loro capacità, come fanno ogni giorno nei luoghi di lavoro accanto agli assistiti, perché sia riconosciuto ovunque il valore della nostra professione che non deve mai smettere di crescere. E noi con lei”.

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Commenti (1)

corrado.barrotta

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1 commenti

ORDINE LAVA sederi

#1

ORA POSSO LAVARE IL sedere ALLE PERSONE A 1200 EURI E CON L'ORDINE DEI sederi?
E PER FARE IL CAPOSALA INFERMIERE A CHI MI DEVO RACCOMANDARE?
PERCHé PER GLI INFERMIERI PER FARE CARRIERE NON CI SONO CONCORSI MA RACCOMANDAZIONE LIBERA E UGUALE
IO VADO IN ARABIA ALMENO SO CHE MI DEVO RIVOLGERE PER LA RACCOMANDAZIONE A RE SAUD!

INFERMIERE ASP SIRACUSA BARROTTA