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Infermieri Asl nelle Rsa, Fp Cisl: l’accordo manca di tutele

di Redazione Roma

Fp Cisl Toscana boccia la modalità operativa della Regione, che bypassa le organizzazioni sindacali, con il rischio che saltino le garanzie per i lavoratori e il servizio. Il segretario dell’area lucchese, Massimo Petrucci: Attendiamo quanto prima una convocazione, c’è di mezzo la tutela degli ospiti delle Rsa.

Accordo Asl-Rsa su infermieri. Fp Cisl: contestiamo il metodo

L’ordinanza sugli infermieri da inviare a rinforzo degli organici all’interno delle Rsa ha un metodo, adottato dalla Regione e dal presidente Giani, sul quale non concordiamo. Parole di Massimo Petrucci, segretario Fp Cisl area lucchese, in riferimento all'ordinanza firmata dal governatore della Toscana, Eugenio Giani, che mira ad assicurare alle Rsa le necessarie prestazioni infermieristiche per fronteggiare la mancanza del personale e, così, scongiurare il rischio di chiusure.

Sulla carenza di professionisti, infatti, la Regione dichiara di essere stata più volte richiamata all’attenzione dai gestori delle strutture, dai sindaci e dalle organizzazioni sindacali. Rsa senza infermieri, dunque, e per ovviare si assume personale dall’estero, come accade in Puglia. E proprio Fp Cisl non ha dubbi. Se in merito agli interventi di fondo si può trovare convergenza, il fatto che i sindacati non siano stati interpellati non assicura le opportune tutele. È quanto teme Petrucci: Prima di trasferire il personale nelle Rsa occorre essere necessariamente coinvolti. Ritenendo il confronto sindacale determinante a difesa dei dipendenti e del servizio, Petrucci auspica un'urgente convocazione a livello regionale.

Una vicenda, questa, legata a doppio filo al grido d’allarme lanciato dalle organizzazioni: numerosi infermieri in precedenza impiegati nelle Rsa hanno approfittato delle opportunità occupazionali e si sono riversati nell’Asl, assunti dal servizio sanitario nazionale. La questione, però, è che nelle Rsa – allo stato attuale – non c’è modo di sostituirli. E si temono conseguenze per gli ospiti.

Fermo restando che si tratta di un provvedimento, nell’ottica delle Regione, utile ad assicurare alle strutture le necessarie prestazioni infermieristiche nonché ad evitare il collasso di tante strutture in tutta la Toscana, Petrucci non si esime dal ricordare che il rispetto dei lavoratori viene prima di tutto. Gli stessi professionisti che, fino a poco tempo fa, molti celebravano come eroi.

Da parte del presidente Giani e dell’assessore regionale alle politiche sociali, Serena Spinelli c’è l’auspicio di poter avere un incremento di personale infermieristico stabilizzato e quindi di iniziare a dare una risposta più strutturata a questo deficit. Ci auguriamo, inoltre, che le prossime sessioni di laurea – estiva e autunnale – possano contribuire a uscire in modo definitivo dall’emergenza.

Per tutta risposta, il segretario Fp Cisl area lucchese rimarca: Siamo consapevoli del grande momento di difficoltà che stiamo vivendo e per primi abbiamo a cuore la tutela degli ospiti delle Rsa, ma l’emergenza in cui viviamo da ormai 28 mesi non deve far dimenticare il rispetto nei confronti del lavoratore. È un’ordinanza – conclude – che incide molto sulla vita di centinaia di professionisti.

Giornalista
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