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Liguria, infermieri neoassunti possono stare in Rsa

di Redazione Roma

La carenza di personale infermieristico rimane il tema all’ordine del giorno. Il governatore e assessore alla Sanità, Giovanni Toti, ha reso noto che per gli infermieri assunti a tempo indeterminato nel Servizio sanitario regionale mediante il concorso pubblico, la Regione Liguria autorizzerà il distacco su base esclusivamente volontaria e in maniera temporanea presso le Rsa di provenienza. Così da sopperire alle difficoltà espresse dagli enti gestori.

Infermieri neoassunti in distacco temporaneo per supportare le Rsa

La Regione Liguria autorizzerà un distacco su base volontaria degli infermieri neoassunti a supporto delle Rsa.

Autorizzazione del distacco su base volontaria e in via temporanea nelle residenze assistenziali di propria provenienza. Si è espressa così Regione Liguria, per i professionisti sanitari assunti a tempo indeterminato nel Servizio sanitario regionale – dove gli operatori con i contratti in scadenza stanno mettendo i servizi a rischio paralisi – mediante concorso pubblico, affinché si possa andare sempre di più incontro alle criticità espresse dagli enti gestori a seguito della mancanza di professionisti sanitari.

L’annuncio è stato dato dal governatore Giovanni Toti, che ha dichiarato: Il nostro Servizio sanitario regionale ha appena assunto oltre 1000 tra infermieri e Oss. Tutti loro hanno oggi la certezza di un posto fisso, contribuendo a completare gli organici nei nostri ospedali.

Più volte, infatti, il presidente della Regione Liguria si è detto fiducioso che i giovani infermieri e oss assunti dalle nostre aziende consentiranno di rafforzare la rete ospedaliera e territoriale della nostra sanità, dopo l’immane lavoro svolto durante la pandemia, in cui la centralità del ruolo di infermieri e oss è stata conquistata sul campo.

Ciò detto, in considerazione delle difficoltà manifestate dagli enti gestori delle strutture private accreditate, il presidente Toti ha aggiunto l’importante specifica: Riteniamo che, mentre le nostre aziende procedono con le assunzioni seguendo le graduatorie, una parte degli infermieri possa scegliere di rimanere temporaneamente a lavorare nella struttura privata accreditata di provenienza. Si tratta di una misura emergenziale, che tiene conto della carenza di personale qualificato rispetto alla domanda complessiva, non solo in Liguria ma a livello nazionale.

Il tema della carenza di sanitari, infatti, riguarda tutte le regioni. A gennaio è stata presentata l’annuale relazione del CREA (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità), dalla quale è emerso che rispetto alla media dei Paesi europei, e riferendoci alla popolazione nel suo complesso, l’Italia presenta un potenziale gap di -3,93 infermieri ogni 1.000 abitanti. A quasi un anno di distanza, la vera questione da affrontare rimane pertanto quella dell’adeguatezza degli organici.

Strettamente correlato è il tema della formazione infermieristica, sul quale va annotato l’intervento del presidente di Opi Genova, Carmelo Gagliano, secondo cui di questo passo tra due o tre anni non avremo neppure il numero minimo di infermieri per tenere aperto il servizio.

Tornando all’iniziativa della Regione Liguria, Toti tiene a ribadire: Gli infermieri che effettueranno questa scelta rimarranno a tutti gli effetti dipendenti pubblici, con il contratto e lo stipendio corrispondenti. Il gestore privato avrà dunque l’obbligo di rimborsare la differenza retributiva all’azienda sanitaria o ospedaliera presso cui sono stati assunti e presso la quale faranno rientro.

Giornalista
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