Frosinone, mobilità infermieri illegittima. Il Giudice: è da rifare

Illegittima la delibera di indizione dell'avviso pubblico di mobilità per 7 posti di infermiere e illegittima la graduatoria finale pubblicata dall'azienda. Per questo il Tribunale di Frosinone, accogliendo il ricorso di alcuni candidati, ha sospeso l'efficacia dei due atti e ordinato all'AUSL Frosinone di ripetere la procedura di mobilità.

Frosinone, mobilità infermieri illegittima. Il Giudice: È da rifare

Annullata per illegittimità la mobilità per 7 infermieri dell'AUSL Frosinone

Il Tribunale di Frosinone, sezione Lavoro, ha annullato la procedura di mobilità per 7 posti di infermiere bandita dall'AUSL Frosinone in esecuzione della deliberazione n. 1798 del 20/08/2018. Motivo? Irregolarità da bando nello svolgimento delle prove colloquio, per le quali sarebbero stati previsti dei punteggi fuori norma, senza l'obbligo per la Commissione di esplicitare le valutazioni operate.

Motivazioni della sentenza

La prova colloquio - finalizzata alla valutazione delle competenze specifiche per i posti messi a bando e necessaria per stilare la più efficace collocazione dei concorrenti - non prevedeva che venisse esplicitata la valutazione operata dalla Commissione, minando così il principio di oggettività proprio di una selezione pubblica.
Illegittimo anche il sistema dei punteggi: l'avviso di mobilità ha previsto che la Commissione esaminatrice potesse assegnare a ciascun candidato fino ad un massimo di 100 punti, così ripartiti: 60 punti per la prova colloquio e 40 punti per titoli.
Il bando prevedeva quindi per la prova colloquio un peso eccedente rispetto agli altri criteri di valutazione (titoli, curriculum professionale, situazione familare/sociale), contrariamente a quanto previsto per una procedura di mobilità - che si differenzia da una nuova costituzione di rapporto di lavoro - nella quale il punteggio minimo per la prova colloquio non dovrebbe essere superiore a quello più alto tra i punteggi minimi previsti per gli altri criteri di scelta e il punteggio massimo non dovrebbe essere superiore a quello più alto tra i punteggi massimi previsiti per ciascuno degli altri criteri di scelta.
Di fatto, poi, era stata prevista l'esclusione dalla procedura per chi non avesse raggiunto, nella prova colloquio, il punteggio minimo pari a 36 (mentre il punteggio massimo previsto era 60). La mobilità, però, non comporta un’interruzione del rapporto di lavoro, ma è una continuazione che prevede anche che il fascicolo personale segua il dipendente trasferito, per cui è illegittimo non tenere in considerazione competenze professionali già avvalorate dal superamento di un precedente concorso pubblico.

Di conseguenza il giudice del lavoro dott. Massimo Lisi ha dichiarato l'illegittimità della graduatoria finale pubblicata dall'Asl in data 30/04/2019, che riguarda 405 professionisti; tutto bloccato, quindi, in particolare per i circa 90 infermieri che da questa graduatoria erano stati chiamati a prendere servizio ed erano in attesa del rilascio del nulla osta da parte dell'azienda di provenienza.

Accolto dunque il ricorso avanzato da alcuni candidati alla selezione e tutto da rifare per l'AUSL Frosinone, che dovrà pagare le spese processuali nella misura complessiva di € 4.500,00.