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Andreula, Ipasvi Bari: "Michele Emiliano penalizza gli Infermieri"

di Angelo

Andreula

La sua riforma, secondo il rappresentante dei colleghi baresi, non dona dignità alla classe infermieristica, anche provoca disguidi e produce elementi per proseguire imperterriti a demansionare una professione che altrove è avanti anni luce. Quanto contano nelle trattative politiche le divisioni interne alle Ipasvi della bella Puglia?

BARI. Il presidente del Collegio Ipasvi di Bari, Saverio Andreula, a testa bassa contro il Governatore della Puglia Michele Emiliano reo di aver presentato i nuovi modelli organizzativi della Regione in ambito sanitario senza interpellare le organizzazioni infermieristiche e chi tutti i giorni è a stretto contatto con i pazienti, sempre più bisognosi di qualità e di risposte alle loro esigenze di salute.

Andreula lo fa attraverso un video postato sul proprio profilo Facebook e siglato Ipasvi Bari, attraverso cui denuncia:

1) la riduzione risorse economiche disponibili;

2) la mancata garanzia nella realizzazione di un concorso unico regionale per l'assunzione di infermieri;

3) l'assenza di progetti sulla formazione del personale;

4) il continuo demansionamento;

5) il mancato riconoscimento dello status della dirigenza infermieristica.


Andreula è chiaro: è arrivato il momento di non scherzare più sulla salute degli Infermieri e dei loro assistiti.

E' giunta l'ora di scendere in piazza e di iniziare a denunciare le cose che non vanno in sanità su tutto il territorio regionale? Forse le divisioni interne alle Ipasvi pugliesi e tra gli infermieri dirigenti, note in ogni dove, fanno il gioco di chi vuole continuare a gestire il potere tenendo divisi gli infermieri? Non è arrivato il momento di vedere seduti ad uno stesso tavolo i vari collegi delle 6 province?

Nurse24.it è a disposizione delle varie organizzazioni infermieristiche della Puglia e quale testata di riferimento nazionale della classe infermieristica propone ai vari presidenti Ipasvi di scendere in campo prestando il proprio volto, dando voce ai tanti colleghi che sono stati costretti ad emigrare all'estero o nel nord Italia perché nel proprio territorio d'origine si continua a litigare senza proporre soluzioni.

Vedremo chi di loro accetterà la sfida! :D

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