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La Giornata Mondiale dei Diritti Umani: Nati Liberi e Uguali

di Giuseppe Caldarelli

Dichiarazione universale dei diritti umani, 30 articoli, i nostri diritti, i nostri diritti in quanto esseri umani. Oggi è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, celebrazione sovranazionale che si tiene in tutto il mondo il 10 dicembre di tutti gli anni. La data è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.

Giornata Mondiale dei Diritti Umani

La Giornata è uno degli eventi di punta nel calendario del quartier generale delle Nazioni Unite a New York ed è onorata con conferenze di alto profilo politico ed eventi culturali come mostre o concerti riguardanti l’argomento dei diritti umani. Inoltre, in questa giornata vengono tradizionalmente attribuiti vari premi, molte altre organizzazioni internazionali, non governative, civili ed umanitarie su tutto il pianeta scelgono questa giornata per eventi significativi.

I diritti umani o diritti dell'uomo, sono una branca del diritto e rappresentano i diritti inalienabili che ogni essere umano possiede.

Tra i diritti fondamentali dell’essere umano si possono ricordare, tra gli altri, il diritto alla libertà individuale, il diritto alla vita, il diritto all'autodeterminazione, il diritto ad un'esistenza dignitosa, il diritto alla libertà religiosa, oltre che, di recente tipizzazione normativa, il diritto alla protezione dei propri dati personali (privacy) e il diritto di voto.

La nozione di diritti minimi connessi alla sola qualità di essere umano, vengono riconosciuti come i cosiddetti diritti naturali.

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. (Il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.)

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo è un documento sui diritti individuali, firmato a Parigi il 10 dicembre 1948, la cui redazione fu promossa dall’ONU, Organizzazione Nazioni Unite, perché avesse applicazione in tutti gli stati membri. Documento storico molto importante prodotto dagli Alleati in risposta agli importanti danni subiti nella Seconda guerra mondiale, ai diritti e alle libertà in essa riconosciuti va attribuito un valore giuridico autonomo nell’ambito della comunità internazionale. La Dichiarazione è un codice etico di importanza storica fondamentale: è stato infatti il primo documento a sancire universalmente (cioè in ogni epoca storica e in ogni parte del mondo) i diritti che spettano all’essere umano.

Dichiarazione Universale dei diritti Umani 

Nel Preambolo vieneconsiderato il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, che costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo, ed è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche.

Dignità e Valore della persona umana, uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà, questi sono punti cardini.

L'Assemblea Generale proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene. Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti. Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.

Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.

La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 

“Queste belle parole”, mai prima di allora erano state scritte così chiare, messe nero su bianco. Queste parole valgono tanto, però, molti di questi articoli, oggi, sono traditi. Oggi, non sembra che tutti noi godano degli stessi diritti: ci sono persone che vedono calpestare i loro diritti continuamente, senza rispetto, senza dignità alcuna, ci sono bambini che muoiono di fame e altri che muoiono di obesità, ci sono anziani che vedono ledere la propria dignità in un letto d’ospedale e altri no, che muoiono dolcemente, vedendo rispettare le proprie volontà in vita, ci sono donne che vengono brutalmente violentate da uomini. In Africa si muore di fame, in Europa si muore per malattie legate all’alimentazione scorretta, squilibrata, eccessiva.

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