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Ospedale Galliera amico dei bambini: arriva il riconoscimento Unicef

di Tania Buttiron Webber

BambinoOncologico

Per ottenere questo riconoscimento il nosocomio ligure ha dovuto dimostrare di seguire i cosiddetti “dieci passi” indicati nella Dichiarazione Congiunta Organizzazione Mondiale della Sanità/UNICEF.

GENOVA. Lunedì 18 Aprile l’Ospedale Galliera ha ricevuto da Unicef la certificazione Baby Friendly Hospital Iniziative - BFHI, Ospedale amico dei bambini. Primo ospedale di Genova ad aver ricevuto questa certificazione. L’iniziativa internazionale, lanciata nel 1992 dall’UNICEF e dall’OMS, incoraggia le buone pratiche per la promozione dell’allattamento materno.

Per ottenere questo riconoscimento l'Ospedale Galliera ha dovuto dimostrare di seguire i cosiddetti “dieci passi” indicati nella Dichiarazione Congiunta Organizzazione Mondiale della Sanità/UNICEF.

unicefgalliera

Il riconoscimento dell'Unicef.

In questo percorso durato tre anni è stato coinvolto l'intero Ospedale e non solo i reparti di Ostetricia e Neonatologia: dagli operatori del front-office a tutti i servizi e reparti che si prendono cura della futura mamma. “Si tratta di un percorso assai impegnativo – afferma Adriano Lagostena, Direttore Generale del Galliera – che necessita di investimenti ma che soprattutto richiede una riorganizzazione del lavoro, allineata ai migliori standard internazionali. Al momento solo 25 ospedali in Italia (poco più del 4%) sono certificati Ospedale amico del bambino”.

La mamma è affiancata durante e dopo la gravidanza da un pool di operatori formati ed esperti, nell'ottica di migliorare la relazione con il bambino e ottenere tutti gli strumenti necessari - teorici e pratici - per poter fornire al suo piccolo un allattamento esclusivo al seno almeno per i primi sei mesi di vita e anche dopo.

Presso il Galliera, infatti, sono a disposizione quattro operatrici IBCLC (International Board Certified Lactation Consultant), consulenti in allattamento, che seguono la neo mamma per identificare i suoi bisogni e quelli del proprio bambino al fine di prevenire, riconoscere e risolvere le eventuali difficoltà legate all'allattamento anche dopo la dimissione attraverso un ambulatorio dedicato.

L'allattamento al seno è un vero e proprio intervento di promozione della salute, isorisorse, disponibile e sostenibile. Infatti, oltre a offrire vantaggi in termini di salute alle mamme, offre benefici al bambino anche durante la crescita.

“Il latte materno non è solo l'alimento ideale, specie specifico per il neonato – spiega Massimo Mazzella, Direttore del dipartimento area materno infantile e referente dell'Iniziativa BFHI – ma è anche un tessuto vivo, che contiene anticorpi e fattori immunoregolatori, in grado di proteggere il bambino dalle infezioni; dati scientifici evidenziano che l'allattamento materno comporta un rischio minore di eczema, diabete, obesità e di morte in culla in un terzo dei casi. Inoltre, aiuta le mamme a perdere il peso accumulato in gravidanza, può proteggere dal cancro al seno e alle ovaie e rafforzare le ossa in età avanzata”.

Il Galliera è il primo ospedale in Italia a cui l'UNICEF ha dedicato una Pigotta, presentata in quest'occasione. Infatti, così come con la Pigotta si realizza la prevenzione delle malattie, anche con l'allattamento al seno si compie una forma di prevenzione primaria. La bambola realizzata dai volontari UNICEF, nasce per consentire di donare a un bambino di un paese africano un kit salvavita attraverso una donazione minima di 20 euro.

Il Presidente dell'UNICEF Liguria Franco Cirio plaude al traguardo raggiunto, dopo un ampio processo partecipativo durato tre anni, di rilancio sul territorio di un'azione culturale di civiltà che ha pervaso tutti gli strati della società, dal mondo della scuola al mondo del lavoro e delle imprese, a quello dell'associazionismo.

“Così come l'Ospedale Galliera ha permeato tutto un contesto intorno al bambino, affinando sensibilità già presenti – afferma Cirio – così possiamo permeare la società ligure, che partendo dall'allattamento al seno potrà sviluppare una cultura rispettosa della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, a tutti i livelli e gli ambienti, che punti alla cura delle bambine e dei bambini come spinta per far crescere il Paese, attivando tutte le buone pratiche per un mondo a misura di bambino”.

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