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La salute entra nel Meeting di Rimini

di Redazione

Per la prima volta, il consueto appuntamento del Meeting per l'Amicizia tra i Popoli di Rimini avrà una sezione interamente dedicata alla salute. Un ciclo di incontri per il pubblico e gli operatori del settore con l’obiettivo di confrontarsi e discutere attorno al mondo della salute e delle sanità.

Il Meeting di Rimini da quest’anno è anche salute

meeting rimini 2017

Un momento della presentazione del Meeting Rimini 2017

A tre grandi incontri in programma che vedono coinvolti personaggi di rilievo nel mondo della sanità, si affiancheranno appuntamenti quotidiani, disponibili in tre differenti orari (12.00, 16.00 e 18.00), presso la Sala Meeting Salute (pad. A2). Il Meeting di Rimini rappresenta un momento di riflessione di grande importanza nel calendario annuale ed è punto di riferimento, fin dalle prime edizioni, per il mondo della politica, della cultura, dell'impresa e dell'associazionismo per i suoi valori e gli obiettivi che si propone - sottolinea Luigi Cammi, ideatore del Meeting Salute -. Un luogo di ascolto, rispetto, comprensione, futuro, in un mondo sempre più disorientato. Il Meeting Salute è un progetto triennale finalizzato a riportare al centro l’uomo e l’etica, la scienza al di là delle false credenze.

I temi dell'appuntamento

In uno spazio appositamente dedicato, un vero e proprio Think Tank affronterà alcuni dei temi più caldi e attuali del momento: l’accesso ai farmaci e i diritti dei pazienti, le sfide e le opportunità di un paese che invecchia sempre di più, la questione dei vaccini, il ruolo dei Big Data, la nutrizione, il dialogo tra ricerca, industrie e associazioni scientifiche, e molto altro ancora. Tanti i protagonisti coinvolti: medici, scienziati, ricercatori, istituzioni, opinion leader. I padiglioni di Rimini Fiera diventeranno cosi un luogo di dialogo e ascolto anche in merito a questo settore per poter progettare al meglio nuove iniziative per i pazienti e le loro famiglie.

Tra le numerose tematiche affrontate, ampio spazio riservato ai vaccini, al centro del dibattito politico e sociale. La riduzione della percentuale dei vaccinati ci ha posti di fronte a un’emergenza che richiede interventi importanti, il primo dei quali è stato il recente decreto che reintroduce l’obbligatorietà della vaccinazione per morbillo, parotite e rosolia (MMR). È possibile, tuttavia che ci voglia anche dell’altro. Il 56% dei casi di morbillo quest’anno ha riguardato persone di età compresa tra i 15 e i 39 anni sottolinea il prof. Massimo Galli, professore ordinario di malattie infettive all’Università di Milano e vice presidente della Simit, Società italiana malattie infettive e tropicali.

Una delle categorie a cui sarà riservata maggiore attenzione saranno gli anziani. La nostra attività non si deve limitare a individuare una diagnosi e una terapia, ma deve avere anche la comprensione della sofferenza della persona anziana nelle dinamiche psicologiche e sociali” afferma il presidente dell'Aip, Associazione italiana psicogeriatria, Marco Trabucchi. “Per questo intendiamo assistere il paziente a 360 gradi. Vogliamo far capire che invecchiare non è una malattia. In Italia, su quasi 60 milioni di persone, gli anziani sono oltre 12 milioni.

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