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Tumori, con Palle di Natale le feste cambiano musica

di Redazione

"Palle di Natale" sono le teste dei ragazzi, spesso senza capelli a causa delle terapie. Ma sono anche le esclamazioni consuete dei giovani pazienti: "Che palle, devo fare un'altra visita". Sono le bugie che temono possano essere raccontate loro. Le "palle di Natale" sono quelle usate per addobbare l'albero, quelle che riportano i nostri pensieri al periodo delle feste.

Il racconto di un Natale diverso

"Palle di Natale" è il titolo di una canzone che veicola un messaggio forte. È stata realizzata da giovani pazienti oncologici che, insieme a medici ed infermieri dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, raccontano com'è il Natale trascorso in una corsia di ospedale e con l’angoscia di una diagnosi di tumore, con la forza e la caparbietà di chi vuole solo trascorrere le feste in modo normale.

La canzone fa parte di uno dei percorsi del 'Progetto Giovani', dedicato agli adolescenti e ai giovani adulti malati di tumore, che ha obiettivi legati alla qualità delle cure, come l’inclusione dei pazienti nei protocolli clinici e il supporto psicosociale; ha anche lo scopo di creare un luogo dove i ragazzi possano ritrovare il senso delle situazioni normali della vita – amici, sport, musica, spazi, amore, colori – quel senso che la malattia vuole portar loro via - spiega il dottor Andrea Ferrari, coordinatore del Progetto Giovani della Pediatria -. Attraverso la creatività, l’arte, la musica costruita, suonata e cantata insieme, gli adolescenti trovano strumenti di espressione. In questo modo riscoprono il senso della progettualità, medicina potente per i ragazzi in cura, il cui futuro a breve termine è comunque incerto.

Nonostante tutto è Natale (un Buon Natale), il cuore è pieno di gioia e di speranza, (tutto ciò che desidero per te), di felicità, e delle piccole cose che ti fanno ridere, tutto ciò che voglio per Natale è il tuo sorriso!

Nel video, in cui si esibiscono 29 ragazzi tra i 15 e i 25 anni (18 in cura e 11 fuori trattamento), i protagonisti raccontano la loro festa di Natale, tra pacchi, alberi addobbati e le flebo ancora da fare, senza dimenticare mai l'affetto dei familiari e degli amici in corsia, fonte di nuova forza e anche di spensieratezza.

La canzone di Natale - spiegano dall'Istituto dei Tumori - è anche un mezzo per raccontare che i pazienti adolescenti sono pazienti speciali, che necessitano di luoghi di cura dedicati, ma che troppo spesso hanno difficoltà di accesso ai centri di cura e ai protocolli clinici e, come risultato, hanno minori probabilità di guarire dei bambini, a parità di malattia.

Il ragazzo della stanza 13 pensa che le feste sono vicine e sua madre riempie la dispensa / E riflette sul regalo che già si trova davanti / Chiuso com’è nella scatola dei desideranti / Vorrebbe la normalità di ogni anno, la consuetudine / Ma si tratta di un giudice che condanna all’abitudine / La vera norma è la forma che diamo noi, nessuno dorma d’ora in poi, perché partono le musiche

Il nostro Progetto si presenta come un modello di reale integrazione multidisciplinare, sviluppato oltretutto in un contesto di servizio sanitario pubblico. È cioè un modello esportabile, una proposta di organizzazione – ma soprattutto di pensiero, un modo di valutare la cura globale dei ragazzi malati, la relazione, la comunicazione, spiega la dottoressa Maura Massimino.

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