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infermiere militare

Concorso Polizia. IPASVI ricorre al TAR ma non per bloccarlo

di Ferdinando Iacuaniello

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ROMA. Ad annunciarlo è la presidentessa nazionale dell'Ipasvi, la senatrice Annalisa Silvestro, che attraverso il portale della FNC informa della notificato al Tar del Lazio il ricorso contro il bando di concorso per vice revisore tecnico infermiere.

All'iniziativa oltre la FNC IPASVI, hanno aderito i Collegi provinciali IPASVI di Bergamo, Roma, Napoli, Torino e Verona, e notificato il ricorso al TAR Lazio contro il bando del concorso pubblico per 56 posti di vice revisore tecnico infermiere, per il settore sanitario della Polizia di Stato.

Il ricorso non mira a bloccare il concorso - a differenza di quanto dichiarato lo scorso 12 settemreinfatti,  la FNC informa che non è stata presentata l’istanza di sospensione cautelare, ma a fare dichiarare l’illegittimità di due norme del bando:

  • l’art. 2, nella parte in cui non richiede tra i requisiti necessari per l’ammissione al concorso l’iscrizione all’Albo degli Infermieri, così violando la legge 43/2006, che stabilisce l’obbligo dell’iscrizione all’albo professionale per tutti gli infermieri;
  • l’art. 7, nella parte in cui, anche rinviando all’allegato al bando, prevede che la prova scritta debba vertere per il 50% sulle nozioni teoriche relative ai compiti previsti in un mansionario dell’infermiere che ancora oggi è applicato nella Polizia, così violando la legge 42/1999 che, come noto, ha abrogato ogni tipologia mansionariale per gli infermieri.

Con questo ricorso, che sarà depositato nei prossimi giorni, la Federazione ha inteso tutelare tanto la professionalità degli infermieri, quanto il diritto alla salute di coloro che si rivolgono agli infermieri appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato.

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