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A Trieste infermieri sul piede di guerra, servono assunzioni

di Redazione

In Friuli Venezia Giulia è emergenza infermieri. Dopo anni di tagli al personale, gli infermieri in servizio sono sempre più stremati, costretti ad una vita impossibile tra turni e riposi sempre più ridotti, mentre la loro busta paga è sempre più leggera. I sindacati: “Assumere infermieri a Trieste è un’urgenza”.

Trieste, Cgl-Cisl-Uil: Assumere infermieri è un’urgenza

Nell'Azienda ospedaliera universitaria di Trieste serve urgentemente l'assunzione di 144 infermieri ed Oss in aggiunta alle sostituzioni degli 80 che andranno in pensione entro l'anno.

Questo l'appello alla giunta ragionale lanciato da Rossana Giacaz e Francesca Fratianni (Fp-Cgil Fp), Mario Lapi (Cisl-Fp), Luca Tracanelli (Uil-Fpl) e Fabio Paototschnig (Fials), come riporta l’agenzia Dire.

I rappresentanti sindacali hanno rimarcato come negli ultimi 10 anni tutte le giunte regionali abbiano fatto ricorso a tagli importanti del personale e ora la media degli infermieri a livello europeo - hanno spiegato - è di 8,8 per mille abitanti, in Italia siamo a 6,4 mentre in Friuli Venezia Giulia intorno a sette. Dalla riforma ci aspettavamo qualcosa di diverso ed invece negli ultimi cinque anni sono state accumulate 217.000 ore di straordinario con 31.000 giorni di ferie non godute.

I rappresentanti sindacali hanno sottolineato che gli operatori sono sul piede di guerra non avendo più intenzione di rinunciare a giorni di riposo per sostituire i colleghi.

È il caso di un infermiere di pronto soccorso e 118:

io e i miei colleghi stiamo vivendo una forte situazione di disagio. La retribuzione, già bassa in partenza, da alcuni mesi si è ridotta di circa 200 €, non ci vengono più pagate indennità, rientri in servizio o altre accessorie. La dirigenza non ci ascolta, i sindacati promettono, ma in tutta risposta noi lavoriamo con sistematici rientri in servizio su smonti notte, che non si vengono pagati se non come lavoro ordinario

Ad oggi - hanno rimarcato i sindacati - non è stato neanche definito il piano ferie mentre continuano a crescere gli impegni del personale con la riorganizzazione dei reparti".

Cgil-Cisl-Uil bocciano anche la scelta del concorso a livello regionale, perché personale che era stato formato a Trieste dopo l'assunzione a tempo indeterminato è stata trasferita in giro per il territorio perdendo così del tempo per la formazione che deve ripartire da zero. Inoltre - hanno concluso - con il nuovo concorso le prossime assunzioni verranno fatte nel 2018.

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