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testimonianze

Le "avances" dell'anziano paziente alla mia collega Infermiera

di Rosario Scotto di Vetta

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“Lo tocca. Manipola con delicatezza il corpo della persona assistita senza abiti e talvolta gli provoca dolore. Cerca di non esporre inutilmente il suo corpo nudo alla vista degl’altri. Gli comunica cosa sta facendo. Tiene conto anche delle sue reazioni. Gli chiede di collaborare. È davvero un’infermiera in gamba, è consapevole del disagio che provoca al paziente”.

 

Il paziente istituzionalizzato che ha dovuto abbandonare ogni corredo personale, si trova ad essere padrone solo del proprio corpo. Non ha più quel potere decisionale, quello che ha sempre avuto. Adesso non più. E’ istituzionalizzato. Ma l’anziano un pudore ce l’ha, ha serie difficoltà a lasciarsi accudire da chi non lo conosce. E solo se conquistiamo la sua fiducia possiamo aiutarlo a rilassarsi e collaborare nei limiti delle sue possibilità.

 

“Lei lavora con tanta calma e tranquillità, cerca di parlare per distrarlo dall’azione che sta compiendo. Lo guarda negl’occhi. Cerca di cogliere la sua espressione, la mimica del volto, ascolta attentamente le sue parole. Elogia i lati positivi della sua collaborazione alle cure”.

 

Il corpo, l’anima, i sensi e la ragione sono coinvolti. E l’anziano, di fronte a quella giovane ed affascinante infermiera, manifesta la propria sessualità. Di fronte a quelle avances, i sentimenti prevalenti sono di disagio e fastidio. "Mi rendo conto di sbagliare!"

 

“Lei si mostra, inconsciamente, gratificata. Sa di essere attraente per chiunque. La sua risposta immediata non è stata di chiaro rifiuto. Ma è il suo atteggiamento a frenare il paziente. Gli fa capire di non insistere nel suo comportamento. Scoraggia le avances dell’utente con tranquillità. Gli dice apertamente che, pur comprendendo il suo bisogno, il suo compito è un altro”. 

 

Le manifestazioni di sessualità degl’anziani suscitano spesso sorpresa, disgusto, disapprovazione e condanna. A volte si giunge a pensare che tali manifestazioni siano un chiaro segno di un passato personale sregolato e dissoluto. Il tema della sessualità è compresso e difficile da affrontare; ad incidere c’è la storia personale di ciascuno, l’educazione ricevuta, il clima sessuofobo che caratterizza la nostra cultura.

 

La sessualità è fatta di sogni, fantasie, aspettative e progetti, risente di esperienze e di culture diverse. E’ pensata e vissuta in base al sesso e all’età. Non deve essere identificata in modo riduttivo dalla sola componente genitale. Va intesa come dimensione globale della persona, fondamento della sua identità, delle sue relazioni con gli altri e con il mondo circostante. 

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