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L'intervista

Infermiere di famiglia, un libro per formare i professionisti

di Leila Ben Salah

Dovrebbe essere il futuro della professione infermieristica, ma intorno alla figura dell’infermiere di famiglia ci sono ancora tante questioni irrisolte e tante polemiche. Un libro che prova a fare chiarezza è “Assistenza domiciliare e cure primarie” (ed. Edra), a cura di Silvia Marcadelli, Paola Obbia e Cesarina Prandi.

Multidisciplinarietà, la parola chiave per uscire dagli schemi

Si tratta di un volume rivolto ai professionisti sanitari e agli studenti di Infermieristica. Un volume che vuole essere un vero e proprio manuale di formazione. E che esce proprio nel pieno caos creato dalla delibera della Toscana sull’infermiere di famiglia.

Siamo alle solite – commenta Silvia Marcadelli, professoressa all’Università di Bologna - ogni volta che si propone qualcosa di alternativo alla centralità del medico sembra che si voglia andare contro, in realtà l’obiettivo è quello di andare insieme, verso una valorizzazione delle competenze specifiche. Non si può più pensare che il medico sia il solo a poter dare delle risposte, il solo che interpreti il bisogno di salute. L’infermieristica non va ad erodere nessuna area di tipo medico e non si capisce perché si abbia paura di un’autonomia nell’assistenza.

La realtà, secondo Marcadelli, è che bisognerebbe puntare alla multidisciplinarietà.

"Nessuna professione può rispondere da sola. Le condizioni di cura per il raggiungimento di uno stato di benessere, della percezione soggettiva dello stato di salute, per affrontare le condizioni di cronicità nel lungo termine prevedono necessariamente una multidisciplinarietà, che vede la professione infermieristica allo stesso livello di importanza di quella medica."

Il libro “Assistenza domiciliare e cure primarie” punta proprio a formare infermieri in grado di assistere al di fuori dei confini ospedalieri. Quando si esce da una situazione di dominanza ospedaliera – dice Marcadelli - è la persona che decide quanto, se e come coinvolgere i professionisti e le strutture. Perché questa capacità delle persone sia al meglio esercitata occorrono delle conoscenze.

A firmare il libro insieme a Silvia Marcadelli sono Paola Obbia, presidente dell’associazione Infermieri di Famiglia, e Cesarina Prandi, docente alla University of Applied Sciences and Arts of Southern Switzerland e ideatrice del volume "Assistenza domiciliare e cure primarie".

Ascolta l’intervista a Paola Obbia, Cesarina Prandi e Silvia Marcadelli:

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