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Sempre più vicini al cittadino, Fnopi: È il nostro obiettivo

di Sara Di Santo

Undici punti per altrettante azioni di miglioramento su umanizzazione e prossimità delle cure, valorizzazione delle competenze professionali e investimenti nel capitale umano. Questi, in sintesi, i punti toccati dalle proposte strategiche elaborate in seno all’Osservatorio civico sulla professione infermieristica che il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva ha presentato oggi alla Fnopi.

Assistenza infermieristica, da Cittadinanzattiva 11 proposte

rapporto infermiere paziente

Umanizzazione e prossimità delle cure, peculiarità della professione infermieristica

Sono undici le azioni di miglioramento che il Tribunale per i Diritti del Malato di Cittadinanzattiva ha presentato oggi alla Fnopi, con l'intento di rafforzare l'alleanza tra cittadini e infermieri e stimolare una migliore qualità dell'assistenza infermieristica.

Avanti tutta sull'umanizzazione delle cure - ha spiegato Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva - a partire da una maggiore attenzione al dolore e alle sofferenze inutili, il contrasto al minutaggio e alla burocratizzazione dell'assistenza.

Priorità alla prossimità delle cure attraverso un rilancio dell'azione politica sulle figure dell'infermiere di famiglia e in generale degli infermieri impegnati nell'assistenza territoriale. E ancora: fondamentale qualificare l'assistenza, garantendo continuità e innovazione dei percorsi attraverso una maggiore valorizzazione delle competenze della professione e maggiore investimenti nel capitale umano.

Già, perché dai dati emersi dall’Osservatorio civico, risulta che un cittadino su due reputa che il numero di infermieri sia insufficiente per garantire l'assistenza non solo in ospedale, ma anche sul territorio: qui i cittadini chiedono soluzioni che promuovano la figura del professionista nella realtà quotidiana della persona, vorrebbero essere assistiti da un infermiere nella farmacia dei servizi (65,5%), poter disporre di un infermiere di famiglia/comunità (78,6%), avere la possibilità di consultare un infermiere esperto in trattamento di lesioni cutanee (86,1%), ma anche un infermiere a disposizione nei plessi scolastici per i bambini e ragazzi che ne potrebbero avere bisogno (84,1%).

I cittadini reputano il lavoro degli infermieri positivo, ma temono anche che il tempo dedicato all'assistenza venga meno a causa delle attività burocratiche (51,3%). Un paziente su quattro, infatti, segnala poca empatia e disponibilità all'ascolto e più di uno su tre vorrebbe maggiore integrazione con le altre figure sanitarie.

L'Osservatorio rappresenta un'inedita opportunità di coinvolgimento e partecipazione delle Organizzazioni dei cittadini nelle politiche della professione infermieristica. Una possibilità unica all'interno del mondo delle professioni sanitarie, resa possibile grazie alla lungimiranza della Fnopi e alla sua volontà di mettere al centro delle proprie politiche professionali la tutela del diritto alla salute degli individui - ha aggiunto Aceti - Oggi consegniamo alla Federazione nazionale le 11 proposte, condivise con tutti gli attori, per il miglioramento dell'assistenza e il rafforzamento dell'alleanza tra cittadini e infermieri.

Quella dell'infermiere è tra le professioni sanitarie più vicine ai cittadini e nel processo di offerta e di garanzia di salute la professione infermieristica ha un ruolo essenziale. Le proposte di Cittadinanzattiva ricalcano il nostro programma per il prossimo triennio e molte necessità che l'Osservatorio ha sottolineato fanno parte delle richieste che pochi giorni fa abbiamo avanzato al nuovo Governo.

Il nostro obiettivo è lavorare con e per i cittadini, Ordine per Ordine e come Federazione. E mettere in campo con associazioni di cittadini e pazienti tutti gli interventi per soddisfare i loro reali bisogni di salute.

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