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Rischio Clinico: nuove possibilità e speranze per operatori sanitari, maggiori garanzie per il paziente

di Marco Alaimo

Gelli

Gelli spiega la legge approvata in Parlamento sul rischio clinico "Si tratta di un traguardo epocale per tutto il sistema sanitario"

ROMA. Rischio Clinico: nuove possibilità e speranze agli operatori sanitari e allo stesso tempo nuovi diritti e opportunità per il cittadino paziente che ha che fare con il nostro Servizio Sanitario.

In questi giorni si sono svolte nelle aule parlamentari importanti decisioni anche per il Servizio Sanitario e per i professionisti che vi lavorano in particolare per quanto riguarda il disegno di legge sulla responsabilità professionale (“Delega al Governo per la modifica della disciplina in materia di responsabilità professionale del personale sanitario e per la riduzione del relativo contenzioso”, AC 259) approvato dall’Aula della Camera qualche giorno fa e ora passato all’esame del Senato.

Nel nostro articolo "Risk Management, la camera approva" abbiamo delineato le tappe principali e le novità con un link finale sulle "disposizioni in materia di responsabilità professionali del personale sanitario" e il "dossier della camera sul DDL responsabilità"

Anche per gli infermieri, quindi, il Ddl apre le porte alla possibilità di assumere nuove responsabilità nella gestione del rischio, perché, come ripetuto da numerosi deputati durante l’esame in aula, quello sul paziente è un atto sanitario, senza esclusività e le responsabilità vanno a chi in un determinato momento e per un detrminato processo assistenziale assiste il paziente.

Coordinatori del risk management non saranno più solo dai medici specializzati in igiene, epidemiologia e sanità pubblica o equipollenti o con comprovata esperienza almeno triennale nel settore, come prescrive la legge di stabilità 2016 che ha accolto lo stralcio di un articolo del Ddl anticipandone l’entrata in vigore, ma potrà essere svolto anche dai medici legali e da altro personale dipendente delle strutture sanitarie con adeguata formazione ed esperienza almeno triennale.

"La legge sul rischio professionale, di cui sono relatore, dichiara Gelli, è stata approvata oggi in prima lettura dall’ Aula della Camera con 307 si, 84 no e 12 astenuti. Si tratta di un traguardo epocale per tutto il sistema sanitario. Questo provvedimento permetterà finalmente di dare il giusto equilibrio nel rapporto medico – paziente dopo oltre 15 anni di attesa. Sono molto soddisfatto del testo approvato e orgoglioso del risultato raggiunto che corona sette mesi di lavoro fondamentali per dare una risposta ad un tema molto complesso che da anni attendeva un’adeguata normativa.

Il provvedimento, finalmente in linea con quanto già avviene in altri Paesi europei, ci permette di aumentare garanzie e tutele per gli operatori delle professioni sanitarie e nello stesso tempo assicurare ai pazienti la possibilità di essere risarciti in tempi brevi e certi per gli eventuali danni subiti. Non si tratta assolutamente di un provvedimento sbilanciato a favore dei professionisti ma tende a ricostituire un nuovo equilibrio nel rapporto tra medico e paziente.

Questa legge  risponderà a due problematiche come la mole del contenzioso medico legale, che ha causato un aumento sostanziale del costo delle assicurazioni per professionisti e strutture sanitarie, e il fenomeno della medicina difensiva che ha prodotto un uso inappropriato delle risorse destinate alla sanità pubblica. Le linee guida saranno inserite nel sistema nazionale linee guida e pubblicate sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità che ricoprirà così un ruolo centrale.

Grazie a nuovi emendamenti, i verbali e gli atti conseguenti l’attività di gestione del rischio clinico non potranno essere acquisiti o utilizzati nell’ambito dei procedimenti giudiziali. La responsabilità extracontrattuale  ci sarà anche per i medici di famiglia e viene escluso l’intervento della Corte dei Conti nell’azione di rivalsa. La norma infine si estende anche alla strutture socio-sanitarie.

Ora il testo passerà al Senato ma siamo assolutamente ottimisti che non sarà stravolto l’impianto delle norme approvate per poi diventare finalmente legge." Qui il testo integrale della Legge.

Lo stesso Gelli in un video comunicato spiega la legge approvata in Parlamento sul rischio clinico volendo così rispondere alle tante persone che chiedevano maggiore chiarezza.

Il 5 febbraio prossimo ci sarà anche un interessante incontro a Bergamo dal titolo " Responsabilità professionale e rischio clinico: quale legge e quale opportunità?"  dove saranno chiariti ulteriormente alcuni aspetti insieme anche alla Presidente Nazionale IPASVI - Barabara Mangiacavalli e lo stesso Gelli.

Sentiamo cosa ci dice l'On. Gelli a proposito della nuova legge sulla responsabilità professionale:

"È un fenomeno che si è venuto a determinare nel nostro paese a seguito di una giurisprudenza che si è venuta ad affermare nel nostro paese, ed ha scaricato la responsabilità sulle spalle degli operatori e dei professionisti.

Questa legge cerca di intervenire riportando il nostro paese in linea con quanto già avviene con il resto dell’Europa.

Non vogliamo nemmeno negare l’eventuale risarcimento al cittadino per danni subiti, anzi con questa legge si cerca di mantenere un giusto equilibrio nel'aiutare e garantire al professionista che lavora in sanità la massima tranquillità per poter svolgere la sua delicata professione. Dall’altro lato cerchiamo di introdurre una serie di strumenti giuridici innovativi che aiuteranno i cittadini ad avere in tempi più rapidi e certi l’indennizzo.

E’ una legge moderna e innovativa. Una legge che vuole andare a limitare per quanto possibile la medicina difensiva, che produce ogni anno miliardi di sprechi in operatori sanitari che tendono a tutelarsi attraverso una inappropriata prescrizione di farmaci, di condotte e ricoveri."


Guarda il video con le spiegazioni del On. Gelli

 

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