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gravidanza

Interventi per modificare la presentazione podalica

di Sara Visconti

Per ridurre la frequenza delle presentazioni podaliche a termine ed evitare il ricorso al taglio cesareo sono stati proposti diversi interventi in gravidanza. Gli interventi per ottenere una versione cefalica del feto in presentazione podalica e per i quali è disponibile una valutazione sistematica delle prove di efficacia sono la versione cefalica per manovre esterne presso il termine o a termine, la moxibustione e le tecniche posturali.

Versione cefalica per manovre esterne

Esempio di manovra esterna per versione cefalica del feto

La versione cefalica per manovre esterne è una delle più efficaci manovre dell'ostetricia moderna, che con delle manipolazioni esterne del feto sull'addome materno converte la presentazione da podalica a cefalica.

Dalla letteratura emerge che con tale intervento è stata ottenuta una riduzione statisticamente significativa delle nascite in presentazione non cefalica e dei tagli cesarei.

La tecnica prevede di imprimere, attraverso l’addome materno, un movimento al feto che gli fa fare una “capriola”, in avanti o indietro, ponendo l’estremo cefalico all’interno dello scavo pelvico al posto di quello podalico.

La paziente è disposta in posizione supina o in leggero Trendelenburg, per facilitare la mobilizzazione del podice.

Rischi e controindicazioni alla versione cefalica per manovre esterne

Gli studi scientifici hanno analizzato anche controindicazioni e rischi e/o complicanze connessi alla procedura di rivolgimento per manovre esterne.

Controindicazioni Complicanze principali
- donne con precedente cicatrice chirurgica uterina
- anomalie dell’utero
- anomalie della placenta (es. placenta previa)
- anomalie del liquido amniotico (liquido assente o ridotto al di sotto dei limiti di normalità)
- gravidanza gemellare
- problemi del feto (es. malformazioni, grave ritardo di crescita)
- sanguinamenti vaginali
- rottura delle membrane
- donne già in travaglio
- pattern cardiotocografici anormali transitori (5,7% - complicazione più frequente)
- tracciati cardiotocografici patologici persistenti (0,37% - complicanza rara)
- sanguinamento vaginale (0,47% - complicanza rara)
- distacco di placenta (0,12% - complicanza rara)
- trasfusione feto-materna (3,7%)
- tagli cesarei di emergenza (0,43% - complicanza rara)
- mortalità perinatale (0,16% - complicanza rara)

Il tasso esiguo di complicazioni legate alla manovra e la sua efficacia nell'aumentare le presentazioni cefaliche e ridurre conseguentemente la necessità del taglio cesareo rendono la versione cefalica esterna l'opzione raccomandata unanimemente, in caso di presentazione podalica, in diverse linee guida: Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG), American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) e la Royal Dutch Organization of Midwives (KNOV) con la Dutch Society of Obstetrics and Gynaecology (NVOG).

Il successo della versione per manovre esterne varia nelle diverse casistiche da 30% a 80%.

Diversi elementi quali etnia, parità, tono uterino, volume di liquido amniotico, impegno del podice, uso di tocolisi e abilità dell’operatore condizionano il successo della manovra, che può essere ragionevolmente atteso in 40% delle donne nullipare e nel 60% delle donne multipare. 

In Italia, la linea guida Gravidanza fisiologica raccomanda di offrire la Versione cefalica per manovre esterne a tutte le donne con gravidanza senza complicazioni e feto singolo in presentazione podalica, a partire da 37 settimane, effettuata con monitoraggio fetale continuo e disponibilità di sala operatoria.

Moxibustione e tecniche posturali

La moxibustione, associata o meno all'agopuntura, è un trattamento tradizionale cinese che consiste nella stimolazione del punto di agopuntura BL 67 (margine esterno del piede presso l'angolo ungueale del 5° dito) mediante il calore generato dalla combustione di un sigaro di erbe essiccate e compresse (Artemisia).

La moxibustione, effettuata a 32-33 settimane di età gestazionale, può essere efficace nell'aumentare il tasso di rivolgimenti cefalici e nel ridurre le presentazioni podaliche a termine e il ricorso a manovre esterne di rivolgimento, ma le informazioni disponibili derivano da studi eterogenei di difficile interpretazione.

Anche le informazioni sulla accettabilità della pratica da parte delle donne sono incerte. Inoltre, l’offerta sistematica del trattamento delle presentazioni podaliche con moxibustione imporrebbe a 32-33 settimane una valutazione routinaria della presentazione fetale, pratica sulla quale non sono disponibili informazioni sul rapporto benefici/rischi.

Questi motivi impediscono di formulare una raccomandazione a favore o contro la moxibustione per favorire la versione spontanea del feto in presentazione podalica.

Le tecniche posturali consistono usualmente nell’assumere una posizione genupettorale o supina con la pelvi situata a un livello superiore al tronco per mezzo di un cuscino.

Le tecniche posturali non si sono mostrate efficaci nel ridurre le presentazioni podaliche a termine e i tagli cesarei.

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