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Belonefobia, la paura degli aghi

di Giacomo Sebastiano Canova

Per belonefobia si intende la paura patologica nei confronti di aghi, spilli o qualunque oggetto tagliente o acuminato e le manifestazioni fisiche e psicologiche dei soggetti che ne soffrono sono enfatizzate se l'uso dell'oggetto appuntito è correlato alla possibilità che si verifichino ferite o perdite ematiche. Per questo motivo, la belonefobia è spesso associata all'emofobia, cioè alla paura del sangue. Il soggetto belonefobico prova spesso timore alla vista di cose ordinarie e di uso comune, apparentemente innocue, come spille e coltelli.

Cos’è la belonefobia

La paura degli aghi è un disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto come fobia specifica

La paura degli aghi è un disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto e, come tale, compare nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), redatto dall'American Psychiatric Association, come fobia specifica.

Le persone che soffrono di belonefobia e che non riescono a controllare la paura degli aghi possono non solo avere il timore di sottoporsi a un banale esame del sangue, ma possono sperimentare un forte disagio anche alla visione di qualcuno che sta usando un coltello. Se non opportunamente gestita questa fobia può sfociare in attacchi di panico con sudorazione fredda, battito cardiaco accelerato, mancanza di respiro e nausea.

La paura degli oggetti appuntiti possiede inoltre due diverse conformazioni in base alla natura dell’oggetto stesso: aichmofobia, o aicmofobia, ovvero la specifica paura nei confronti di aghi e tripanofobia, che identifica soprattutto la paura delle iniezioni, delle punture e delle siringhe. Rispetto allo stimolo fobico specifico, termini utilizzati in alternativa sono enetofobia nel caso di paura degli spilli e vaccinofobia, quando il soggetto soffre di una paura morbosa per i vaccini.

Oggetti e situazioni che scatenano la belonefobia

Rispetto agli oggetti che scatenano la fobia, le persone affette da belonefobia si mostrano intimorite o non tollerano la vista di oggetti acuminati e/o taglienti, tra cui aghi, siringhe, coltelli, pezzi di vetro e seghetti.

Anche le situazioni che non rappresentano una potenziale minaccia sono in grado di evocare ansia, come, ad esempio, il pensiero di dover sottoporsi ad un'analisi del sangue oppure vedere qualcuno che manipola un coltello.

È importante notare come la belonefobia può scatenarsi anche con la sola visione di un film o di un programma televisivo.

Cause di belonefobia

Come per altre tipologie di fobie, le cause della belonefobia non sono facilmente identificabili. La belonefobia può essere interpretata come una reazione ad una situazione sgradevole, di emergenza e/o di pericolo, nonostante gli stimoli siano innocui che, per il soggetto belonefobico, possono avere caratteri simili a minacce effettivamente dannose.

L'origine della belonefobia può essere inoltre attribuita a esperienze traumatiche vissute o riferite da altre persone. Secondo alcuni studiosi, inoltre, sussisterebbe una predisposizione su base genetica: spesso, la paura per gli aghi ricorre con episodi simili in componenti della stessa famiglia.

Tuttavia, la belonefobia potrebbe avere una base biologica ereditaria che avvalorerebbe una spiegazione evolutiva: i modelli visivi che innescano i sintomi della paura per gli aghi sono difatti simili a quelli evocati da ferite da armi da fuoco e corpi contundenti. In pratica, nei tempi passati le probabilità di sopravvivenza erano maggiori se si evitavano meticolosamente varie tipologie di traumi, che prevedevano lacerazioni e perdite ematiche ingenti.

Inoltre, questa particolare fobia potrebbe correlarsi con un'ipersensibilità al dolore o derivare da un'educazione repressiva o da una cattiva gestione con costrizione fisica o emotiva forzata durante le procedure che implichino l'uso di aghi.

Come si manifesta la belonefobia

Nei soggetti belonefobici, la visione di oggetti appuntiti è in grado di provocare reazioni fisiologiche tipiche delle crisi ansiose:

  • Brividi e pelle d'oca
  • Diaforesi algida
  • Cardiopalmo
  • Parestesie e prurito
  • Distorsioni o illusioni ottiche
  • Nausea e/o vomito
  • Senso di svenimento o vertigini
  • Respirazione affannosa
  • Bocca secca
  • Tremori
  • Pianto
  • Confusione

Nei casi gravi, questi sintomi vengono attivati anche al solo pensiero delle immagini che scatenano la paura degli aghi. In qualche paziente, poi, la belonefobia è correlata a disturbi d'ansia ed altre fobie specifiche, come l'emofobia (paura del sangue), l'algofobia (paura del dolore) e la iatrofobia (paura irrazionale dei medici).

La belonefobia può essere affrontata con diverse opzioni terapeutiche (psicoterapia, tecniche di rilassamento, farmaci ecc.), anche in combinazione tra loro. Questi interventi perseguono l'obiettivo di indurre il paziente a razionalizzare la propria fobia, cercando di concentrarsi sulla possibilità di reagire ai pensieri ansiogeni e di affrontare le convinzioni negative associate alla paura degli aghi.

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