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salute mentale

Nevrosi

di Monica Vaccaretti

Condizione di sofferenza della psiche e di alterato funzionamento psichico, la nevrosi è provocata da disturbi a condizionamento psicogeno. Si tratta di un disturbo psicotico, ricorrente e cronico. Essa comprende un ampio insieme di disturbi psicologici che provocano nel soggetto un grave stato d'ansia, intensa e cronica, e che si accompagnano a comportamenti disturbati. L'origine è psicologica.

Che cos'è la nevrosi

I possibili fattori scatenanti un conflitto nevrotico sono correlati ad una catena di eventi psicologicamente intensi ed inconsci, generalmente legati al passato, che riguardano stimoli negativi.

Si ritiene comunemente che la nevrosi sia determinata da profondi conflitti psichici che derivano da eventi esistenziali, esperienze traumatiche e difficoltà di adattamento.

Tali conflittualità, provocate da pulsioni istintive considerate inaccettabili e dalle quale si sente la necessità di difendersi, continuano ad agire nel subconscio scatenando sintomi – di natura psicologica, neurovegetativa e comportamentale – che portano a reazioni emotive anomale ed incontrollate.

L'eziologia è variabile, complessa e multifattoriale ma non dipende da cause organiche. Profondi e spesso inconsci conflitti intrapsichici tra desideri ed impulsi sono all'origine della nevrosi.

Il soggetto che ne soffre mantiene inalterata l'organizzazione della sua personalità e la sua capacità di giudizio della realtà. Viene mantenuta anche l'introspezione e la consapevolezza della propria sofferenza, dei propri limiti e dei sintomi di cui si soffre. Le funzioni cognitive rimangono inalterate.

La nevrosi si manifesta quando pensieri inaccettabili e repressi entrano nella coscienza e la mente, nel cercare di difendersi, genera l'ansia. I meccanismi di difesa sono processi mentali difensivi - come la repressione, la negazione e la formazione reattiva - che riescono a controllare il disturbo fintanto che non diventano anch'essi sintomi di nevrosi.

Come si manifesta la nevrosi

I sintomi nevrotici – che rappresentano un compromesso tra il desiderio e la difesa - compaiono quando la difesa cede. Gli stessi processi difensivi messi in atto, come la rimozione e la razionalizzazione, si trasformano pertanto in sintomi nevrotici. Impulsi conflittuali che minacciano di diventare coscienti vengono sostituiti dai sintomi di nevrosi.

Ci si sente quindi inadeguati, preoccupati in maniera eccessiva, insoddisfatti. Si è tesi, irritabili, si soffre d'insonnia. Ci si comporta in modo alterato ma ancora socialmente accettabile, tuttavia non si è più in grado di controllare i sentimenti, diventandone dominati.

Le reazioni ai conflitti sono eccessive, esagerate. Compare iperemotività. La sofferenza che si genera è significativa, il disagio è forte. I sintomi possono peggiorare sino alla fobia e a comportamenti ossessivo-complulsivi.

Disturbi del sonno, dell'appetito e delle funzioni viscerali sono comuni. Manifestazioni psicosomatiche tipiche della nevrosi sono:

  • astenia
  • battito cardiaco accelerato con palpitazioni cardiache
  • eccessiva sudorazione
  • vertigini
  • emicrania con nausea
  • vomito
  • diarrea

I possibili fattori scatenanti un conflitto nevrotico sono correlati ad una catena di eventi psicologicamente intensi ed inconsci, generalmente legati al passato, che riguardano stimoli negativi, aggressioni, ricordi dolorosi di una perdita o di un desiderio infantile non soddisfatto.

La nevrosi compare in seguito all'esposizione successiva a situazioni percepite come gravemente minacciose nel presente ma le radici del disturbo sono da ricercare nell'infanzia, in un evento o condizione che ha ostacolato nelle fasi precoci dello sviluppo la piena maturazione psicologica dell'individuo oppure in una netta contrapposizione tra bisogni affettivi e contenuti mentali repressi dal soggetto.

Condizioni cliniche e stato mentale sono valutate, per formulare una diagnosi, attraverso l'anamnesi, l'esame obiettivo e il colloquio. Il trattamento consiste nella psicoterapia e nella terapia farmacologica, a seconda dei sintomi manifestati e dalla gravità del disagio soggettivo espresso.

Mentre la psicoterapia interviene sulla reazione, i farmaci aiutano a ridurre i sintomi più invalidanti. Sono prescritti ansiolitici come le benzodiazepine, antidepressivi e ipnotici per la gestione dell'insonnia. La terapia cognitivo-comportamentale, le tecniche di rilassamento e la musicoterapia sono considerati validi approcci terapeutici complementari per ridurre i sintomi nevrotici e le alterazioni comportamentali associate.

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Commenti (1)

pretti

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1 commenti

Nevrosi

#1

Sicuri che sia un disturbo psicotico?