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27° Congresso Nazionale di Neonatologia: infermieri e medici uniti per tutelarsi

di Rosario Scotto di Vetta

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BERGAMO. Ha avuto luogo a Bergamo il 31 gennaio e 1 febbraio, nell’aula congressi dell’Hotel Excelsor, il 27° congresso della Società Italiana di Neonatologia. Un full immersion per medici e infermieri sponsorizzata dalla Mellin, società tanto famosa in Italia per la fornitura di alimenti in ambito pediatrico. Il neonato, un essere così piccolo che ancor prima della nascita gode del rispetto e dell’interesse di adulti pronti a difendere la loro salute e confort.

 Tanti sono stati i temi affrontati d’interesse infermieristico come il monitoraggio nell’immediato post-partum, la gestione del dolore da procedure al nido, assistenza infermieristica al neonato con anomalie delle vie aere o con difetti della parete addominale.

 

Un’infermiera stupita afferma: “Sono meravigliata ma soprattutto orgogliosa come tantissimi medici in aula segnavano appunti e scattavano foto con gli smartphone alle immagini proiettate durante l’esposizione di argomenti di nostra pertinenza”.

 

Una complicità medico-infermieristico che fa pensare in grande per il prossimo futuro. Dimostrazione esemplare come queste due figure professionali interagiscono intensamente completandosi a vicenda. Le prospettive sono senz’altro positive, l’area neonatale ha sempre previsto una forte componente infermieristica.

 

Nell’intervento riguardo la responsabilità professionale del Dott. Paolo D’agostino, professore  del corso di laurea di Giurisprudenza dell’ Università di Torino, gli elogi al presidente della Federazione nazionale Ipasvi, Annalisa Silvestro, per “i dieci salti mortali” fatti dal 1999. “Oggi la professione infermieristica in Italia è quella che ha percorso in meno tempo più territori.

 

Questo impone a chi fa l’infermiere di correre perché se la professione sta correndo allora bisogna essere informati e aggiornati”. L’incitamento del Dott., esperto in diritto penale, è quella di abbandonare l’idea di non responsabilità o della non necessità d’assicurazione o di estraneità alle problematiche assistenziali perché le conflittualità si ripercuote sempre sulle categorie più deboli.



“L’aggiornamento è la strada vincente per tutelarci e per tutelarci bisogna essere uniti. Medici e infermieri che insieme devono crescere culturalmente e proteggersi a vicenda certamente per offrire il meglio ai nostri neonati ma anche per lavorare serenamente in un contesto sicuramente complicato”. Il pensiero del presidente del congresso Dott Fabio Mosca in conclusione.

 

Nelle sue parole si percepisce la soddisfazione di aver unito le due categorie professionali in un’occasione tanto speciale ed importante sicuramente da rifare. 

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