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Esami di laboratorio

Esami della coagulazione

di Chiara Vannini

Fra gli esami di laboratorio ematologici di routine vengono di norma richiesti anche valori che indicano l’assetto coagulativo della persona. Rappresentano l'esame al quale vengono più frequentemente sottoposte le persone in terapia con anticoagulanti orali (warfarin e acenocumarolo). Sebbene comunemente si vadano a dosare solamente PT e PTT, sono numerosi i valori che danno un’indicazione sulla coagulazione e che possono essere misurati in laboratorio attraverso un prelievo ematico.

Analisi del sangue: Esami della coagulazione e assetto coagulativo

Provette di sangue

Gli esami della coagulazione servono a valutare se il processo di formazione del coagulo è idoneo all’arresto di eventuali sanguinamenti o se è eccedente e rischia di formare trombi ed emboli.

PT: Tempo di protrombina

Il PT è l’esame che misura quanto rapidamente si coagula il sangue. La protrombina è una proteina prodotta dal fegato che interviene infatti nel processo di coagulazione e che, in caso di sanguinamento, si converte in trombina, innescando una reazione a catena che porta alla formazione di un coagulo.

È conosciuta anche come fattore II. Il valore è dato in secondi: un aumento dei secondi rispetto all’intervallo di riferimento considerato “normale” sta a significare che il sangue ci impiega più tempo a coagulare e può provocare emorragie; una diminuzione dei secondi, significa che il sangue ci impiega meno tempo a coagulare e rischia così di provocare la formazione di coaguli.

PTT e aPTT: Tempo di tromboplastina parziale e parziale attivata

Valutano l’efficacia della via intrinseca e della via comune della coagulazione. L’aPTT è “attivata” perché al valore del PTT si aggiunge, in laboratorio, un attivatore che accelera il tempo di coagulazione del sangue stimolando il fattore XII della coagulazione.

Per questo motivo il tempo rilevato dall’aPTT è più breve rispetto a quello del PTT. PTT e aPTT vanno a valutare la funzionalità dei fattori della coagulazione e la loro quantità. Più è alto il valore dell’aPTT, più lentamente coagula il sangue.

INR: Rapporto internazionale normalizzato

È un valore utilizzato per le persone in terapia con anticoagulanti orali. Se il PT è il tempo di protrombina in secondi, l’INR è il tempo di protrombina come rapporto, in cui oltre al tempo si tiene conto del reagente tromboplastinico utilizzato.

Fibrinogeno

Il fibrinogeno è una proteina prodotta dal fegato che interviene nel meccanismo della coagulazione. È liberamente presente nel sangue ed interviene in caso di sanguinamento rilasciando fibrina, che non è solubile nel sangue.

Il dosaggio di fibrinogeno permette di dosare la concentrazione di fibrinogeno circolante. Un valore più basso del normale significa che vi è una ridotta capacità di coagulazione e viceversa.

Fattori della coagulazione

I fattori della coagulazione sono 13 e ognuno di essi gioca un ruolo importante nella cascata coagulativa. In laboratorio è possibile dosare questi fattori, soprattutto qualora si sospetti un malfunzionamento di questo meccanismo.

Sono esami molto specifici, richiesti solo in condizioni particolari e mai come esami di routine (tranne in casi accertati di alterazione di uno o più fattori).

Fattori della coagulazione
PT Secondi 9,5 – 13,5 secondi
INR

0,8 – 1.2

2 – 3: valore raccomandato in pazienti in terapia con dicumarolici

3 – 4,5: valore raccomandato in pazienti in terapia con dicumarolici e ad altissimo rischio di sviluppare coaguli
PTT Secondi 60 – 70 secondi
aPTT Secondi 30 - 40 secondi
Fibrinogeno

Mg/dl

Milligrammi per decilitro

Uomini: 200 -370 mg/dl

Donne: 200 – 430 mg/dl
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