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Ricerca

Coscienza etico deontologica negli studenti infermieri

di Silvia Ancona

"Quali sono i modi e i luoghi in cui gli studenti infermieri interiorizzano i valori della Professione?", questo il titolo della ricerca qualitativa condotta dal Corso di Laurea in Infermieristica dell'Università di Bologna in collaborazione con l’Ordine provinciale. L'obiettivo dello studio era quello di indagare come e in quali contesti gli studenti di infermieristica apprendono i principi etici e deontologici della professione.

Valori appresi dagli studenti infermieri durante gli studi: la ricerca

La costituzione di una coscienza etica e deontologica negli infermieri parte dalla formazione universitaria, in quei tre anni in cui gli studenti hanno la possibilità di sperimentare tutto il mondo professionale infermieristico.

La ricerca ha evidenziato come il contesto del tirocinio, in particolare, sia il luogo in cui vengono appresi più facilmente i valori della professione che trovano la loro concretezza nella relazione con gli assistiti e con i colleghi infermieri, modelli da imitare (ma non sempre).

In occasione dell'evento formativo organizzato dall'Ordine degli infermieri di Bologna sul nuovo Codice Deontologico, è stato presentato lo studio qualitativo condotto dal CdL in Infermieristica e dall'Ordine della provincia stessa dal titolo "Quali sono i modi e i luoghi in cui gli studenti infermieri interiorizzano i valori della Professione?".

A raccontare della ricerca la responsabile delle attività didattiche professionalizzanti del corso di laurea, Rosaeugenia Pesci.

Core della ricerca era indagare e descrivere le modalità ed i contesti entro i quali gli studenti infermieri di Bologna apprendono i valori etici e deontologici della professione. Questo perché essere infermieri non significa solo apprendere conoscenze scientifiche, tecniche e relazionali, ma possedere anche attitudini comportamentali in linea con i principi etici e deontologici della professione.

È emerso come una vasta gamma di principi riconosciuti durante i tre anni di università in realtà fosse già stata incontrata nei loro contesti di vita precedenti (scuola, famiglia, amici, volontariato). Inoltre è stato evidenziato il ruolo centrale del tirocinio, visto come ambiente di più facile apprendimento di questi valori e della loro messa in pratica.

Complici di questo apprendimento anche i tutor clinici, i quali rappresentano un aiuto fondamentale per gli studenti nel trasmettere comportamenti etici e deontologici, ma alle volte ritraggono anche dei modelli da non imitare, come anche sottolineato dalla dott.ssa Pesci.

Ed i ragazzi, nei tre anni, riescono a maturare (e sono riusciti a farlo) non solo una coscienza etico-deontologica, ma anche critica, che permetta loro, quindi, di distinguere ciò che è un comportamento conforme alla prassi infermieristica da ciò che invece non lo è.

I terzi anni ormai a chiusura sono in grado di mettere insieme tanti elementi con quella condizione speciale di essere dentro e essere fuori quindi di essere competenti e consapevoli, di avere vissuto l'esperienza dell’assistenza e al tempo stesso riuscire a vedere ancora le cose con degli occhi nuovi e diversi

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