Nurse24.it

COVID-19

Contagi sul lavoro, sono le infermiere le più colpite

di Redazione

Sono le lavoratrici le più colpite dai contagi professionali da Coronavirus. È quanto emerge dai dati del nuovo Dossier donne dell’Inail, pubblicato a pochi giorni dalla Giornata internazionale dell’8 marzo. Con il 42,0% dei casi codificati, sono i sanitari a far registrare il maggior numero di denunce da Covid-19. Tra le figure professionali più colpite ci sono le infermiere (81,1% dei casi della categoria) e le fisioterapiste (5,8%). Segue la categoria delle operatrici sociosanitarie, con il 22,4% dei casi.

Denunce da Covid-19: infermiere tra le figure professionali più colpite

Contagi Covid-19 sul lavoro, Inail: le più colpite sono le infermiere

In riferimento ai decessi femminili per Covid-19, la categoria maggiormente colpita è quella dei tecnici della salute, con un caso ogni quattro denunce: il 70% sono infermiere.

Seguono le operatrici socio-sanitarie e le operatrici socio-assistenziali, rispettivamente con il 14,1% e il 12,8% dei casi.

È quanto emerge dai dati del nuovo Dossier donne dell’Inail, pubblicato a pochi giorni dalla Giornata internazionale dell’8 marzo (la prima fu celebrata negli Stati Uniti nel febbraio 1909 su proposta del partito socialista americano, che invitava le donne a partecipare a una manifestazione a supporto del diritto di voto femminile).

La Consulenza statistico attuariale (Csa) dell’Istituto ha reso noti i dati riferiti al 2019 e al quinquennio 2015-2019, rilevati al 31 ottobre 2020, per tratteggiare il fenomeno infortunistico in rapporto alle varie caratteristiche (dal genere all’età, dalle modalità di accadimento al settore di attività, dal territorio al Paese di nascita) che lo contraddistinguono.

Il dossier indica che le lavoratrici sono le più colpite dai contagi professionali da Covid-19: su 147.875 denunce pervenute al 31 gennaio del 2021 – infatti – ben 102.942 sono femminili (circa 70 contagi professionali ogni 100). Differente la condizione tra le vittime, donne nel 17,1% dei casi (con 79 decessi su 461), in linea con il dato degli infortuni mortali sul lavoro nel complesso, che registra il numero superiore di decessi tra gli uomini (mentre le donne rimangono sotto la soglia del 10%). Il dossier, inoltre, evidenzia che è di 46 anni l’età media tra le contagiate.

Sono i tecnici della salute – con il 42,0% dei casi codificati – a registrare il maggior numero di denunce: tra le figure professionali più colpite le infermiere e le fisioterapiste, rispettivamente 81,1% e 5,8% dei casi della categoria. A seguire, la categoria delle operatrici socio sanitarie (con il 22,4% dei casi) e – con l’8,9% – quella delle lavoratrici qualificate nei servizi personali e assimilati (in prima linea ci sono le operatrici socio assistenziali che costituiscono il 78,4% dei casi). Il 6,3% dei casi, invece, interessa i medici e il 5,0% le lavoratrici non qualificate nei servizi di istruzione e sanitari (di cui l’84,2% costituito dalle ausiliarie ospedaliere e sanitarie).

Dai dati del nuovo Dossier donne dell’Inail emerge che la stragrande maggioranza degli infortuni femminili da Coronavirus interessano la gestione assicurativa dell’industria e servizi (98,3%). Entrando nello specifico, in rimando ai casi codificati per attività economica, i settori maggiormente coinvolti sono quelli in prima linea nell’emergenza da Covid-19, come la sanità e assistenza sociale, che con ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, Rsa o Rsd raccoglie il 71,7% di casi.

A seguire l’Amministrazione pubblica, che – ovviamente – comprende anche gli organismi preposti alla sanità come le Asl (con il 9,1% delle denunce). Ad ogni modo, sanità e assistenza sociale resta il comparto maggiormente colpito, con il 57,1% dei casi codificati. In merito alla distribuzione per settore di attività, il 75,0% delle denunce di malattia professionale femminili nel 2019 si sono concentrate nella gestione più grande dell’industria e servizi, il 22,8% nell’agricoltura e il restante 2,2% nel conto Stato. Panoramica doverosa, quest’ultima, per sottolineare che – per quanto concerne le lavoratrici – il 66,3% dei casi ricade nei settori dei servizi (sanità compresa). Senza dimenticare che nel 2019 l’incidenza degli infortuni delle lavoratrici è particolarmente elevata proprio nel comparto dei servizi di sanità e assistenza sociale (con il 74,2% sul totale delle denunce del settore).

Commento (0)