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COVID-19

Piano vaccini, ATS Bergamo pronta a reclutare volontari

di Redazione

Un avviso pubblico per la creazione di un elenco di medici, infermieri, assistenti sanitari e ostetriche volontari per l’attuazione del piano di somministrazione dei vaccini anti-Covid. È la "chiamata alle armi" dell'ATS Bergamo in vista della vaccinazione massiva che la Lombardia si appresta ad attuare su tutta la popolazione. Perplessità da parte dei presidenti dell’ordine dei medici e degli infermieri di Bergamo, che chiedono che la nostra posizione professionale sia chiara.

Bergamo, avviso pubblico volontari campagna vaccinale anti Covid

La campagna vaccinale, anche se non senza problemi, avanza in Lombardia, in forte crisi circa il personale a disposizione, continuano a spuntare avvisi pubblici per il reclutamento di personale volontario.

Dopo quello delle ASST facenti parte del territorio di competenza di ATS Montagna ne è pronto uno bandito dall'ATS Bergamo, come annunciato in un conferenza stampa a cui hanno partecipato il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi, il direttore sanitario di Ats Bergamo Carlo Alberto Tersalvi, Guido Muzzi, presidente dell’Ordine Tsrm-Pstrp di Bergamo, Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo e Gianluca Solitro, presidente dell’Ordine degli infermieri di Bergamo con Nadia Rovelli, presidente dell’Ordine delle Ostetriche di Bergamo, Cremona, Lodi, Milano e Monza Brianza.

L'avviso pubblico al momento è rivolto a medici, infermieri, assistenti sanitari e ostetriche – ha sottolineato il direttore generale di Ats Bergamo Massimo Giupponi – Le prime candidature raccolte saranno inviate alle Asst del territorio per rafforzare gli organici: ci rivolgiamo soprattutto al personale in quiescenza, che si può mettere dunque a disposizione in modo più strutturato, con il quale saranno sottoscritti contratti ad hoc per le operazioni di volontariato e per le prestazioni svolte a titolo gratuito.

Una condizione, quella della gratuità, che agli ordini professionali non è piaciuto particolarmente. La denuncia era già arrivata settimane fa dagli Ordini delle professioni infermieristiche della Lombardia, i cui presidenti hanno inviato una lettera al direttore generale dell’assessorato al Welfare della Regione, Marco Trivelli, chiedendo delucidazioni al riguardo. Si ritiene indispensabile - scrivevano - che un servizio di alto impatto sociosanitario come la vaccinazione debba essere formalizzato anche attraverso una forma contrattuale che riconosca il valore dei professionisti.

Su questa scia, Gianluca Solitro, presidente dell’ordine degli infermieri di Bergamo, pur non negando il proprio sostegno e la finalità preziosa dell’iniziativa, insieme al presiedente dell'ordine dei medici, Guido Marinoni, ha evidenziato il rischio di una contrapposizione tra le varie operazioni di reclutamento attualmente in corso.

Da una parte c’è il bando Arcuri, che recluta infermieri retribuiti, dall’altra questa operazione che è gratuita pur svolgendo la stessa attività – ha spiegato Solitro – Lo abbiamo già detto in Regione, c’è il rischio di una forte contrapposizione. Il volontariato deve essere una piccola parte, la ciliegina sulla torta, di certo non può essere la torta: da parte nostra ci sarà piena collaborazione, ma vogliamo che la nostra posizione professionale sia chiara.

A livello organizzativo l'ATS di Bergamo, dal canto suo, fa sapere di essersi mossa già da tempo: per il territorio di Bergamo, ha spiegato il direttore Giupponi, sono in arrivo 18 medici e 11 infermieri reclutati con il bando Arcuri, ai quali si aggiungeranno quelli reperiti dalla campagna regionale e, infine, questo avviso pubblico che la stessa Ats ha prodotto insieme agli ordini professionali e che rimarrà sempre aperto per raccogliere le candidature.

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