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Organizzazione Mondiale della Sanità

Settimana mondiale dell'immunizzazione 2023

di Monica Vaccaretti

In tre anni la pandemia da Covid-19 è costata al mondo 30 anni di progressi nell'immunizzazione. Lo ha denunciato l'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale le mancate coperture vaccinali pediatriche, rallentate o sospese per coinvolgere tutti gli sforzi dei sistemi sanitari verso la vaccinazione contro Sars-CoV2, hanno impattato significativamente sulla salute di milioni di bambini e delle loro comunità. L'Oms ha stimato che circa 25 milioni di bambini – il numero più alto dal 2009 - non siano stati vaccinati nel 2021, 6 milioni in più rispetto al 2019.

Il grande recupero, la campagna Oms per il 2023

L'immunizzazione, ha ribadito l'Oms, è una storia di successo globale per la salute e lo sviluppo.

The Big Catch-up”, il grande recupero, è la campagna promossa quest'anno dall'Oms, durante la Settimana mondiale dell'immunizzazione (WIW) che si celebra dal 24 al 30 aprile, per aiutare i sistemi sanitari dei Paesi a recuperare i milioni di bambini che hanno perso i vaccini durante la pandemia.

Si tratta di un importante evento annuale che da 12 anni si svolge in sincronia in tutte le regioni dell'Oms: africana, americana, medio orientale, europea, del Pacifico occidentale e del sud est asiatico.

Ripristinare la copertura vaccinale essenziale almeno ai livelli del 2019 e rafforzare l'assistenza sanitaria di base per fornire un'adeguata immunizzazione a bambini, adulti e alle loro comunità sono gli obiettivi principali del progetto, poiché proteggere le persone dalle malattie prevenibili con il vaccino consente loro di vivere una vita più sana e lunga.

Recuperare, ripristinare e rafforzare sono pertanto tre obiettivi chiave per dare una rinnovata spinta alla vaccinazione globale così da raggiungere livelli universali di copertura ottimali e prevenire le epidemie.

Nella regione africana si promuove l'iniziativa con lo slogan “Comunità vaccinate, comunità sane”. In Africa è urgente rafforzare i programmi di immunizzazione aumentando la consapevolezza nella popolazione dell'importanza del bisogno e del diritto di ogni persona di essere protetta dalle malattie prevenibili.

Attenzione particolare è rivolta alle donne ai bambini, i soggetti più vulnerabili. L'immunizzazione è stata rallentata non solo dalla pandemia, ma anche dai disastri naturali e dai conflitti armati. In questa area del mondo si assiste ad un enorme impegno da parte degli operatori dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per fermare le epidemie di colera legate alle inondazioni in Kenya, Malawi e Mozambico. I nuovi casi di colera sono in rapida crescita e già hanno raggiunto in un mese un terzo del totale registrati nel 2022.

Tieniti aggiornato. #OgniVaccino Conta” è il manifesto di un'intensa campagna vaccinale nelle Americhe, promossa dall'Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS), attraverso video ed infografiche. Durante la settimana annuale della vaccinazione nelle Americhe (VWA) giunta alla sua 21° edizione - che si celebra dal 22 al 29 aprile in concomitanza con quella promossa dall'Oms - la popolazione viene invitata a conoscere, sfatando i falsi miti, i vaccini di routine disponibili in base all'età, alla salute e all'anamnesi vaccinale.

Viene ribadita l'importanza di immunizzarsi per proteggersi da malattie che possono colpire in ogni momento della vita e che possono diffondersi rapidamente in gruppi di persone non vaccinate o non completamente vaccinate contro il morbillo, la rosolia, l'influenza, la poliomielite, la febbre gialla, il pneumococco o HPV.

Si ricorda che i vaccini sono la chiave per garantire ai bambini un'infanzia sana. Secondo i dati della Pan American Health Organization (PAHO), nel 2021 il 79% dei bambini risultava vaccinato contro la polio ma nel 2016 erano oltre un milione i bambini senza piena protezione contro le altre malattie prevenibili in America Latina e nei Caraibi. I vaccini aiutano a proteggere tutte le persone, soprattutto coloro che vivono in situazioni di vulnerabilità.

Nella regione del Mediterraneo Orientale l'Oms sta svolgendo una notevole campagna di vaccinazione per proteggere 800 mila bambini contro il morbillo e la poliomielite nel nord-ovest della Siria colpita dal recente catastrofico terremoto.

In Somalia l'Oms continua a sostenere e investire in un sistema di sorveglianza per tutelare le comunità da Covid 19 e da altre 12 malattie prioritarie a rischio epidemico – colera, morbillo, malaria, tubercolosi, HIV - con il supporto di USAID, l'Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo Internazionale, utilizzando una definizione di caso basata sulla sindromica.

Operatori sanitari e vaccinatori di comunità formati dall'OMS ed assunti a livello locale sono costantemente in prima linea nelle proprie comunità e stanno riuscendo ad individuare in maniera capillare sul territorio i casi di malattia da inviare e trattare in centri specializzati supportati dall'Oms e a promuovere l'immunizzazione di routine e la vaccinazione dei bambini a dose zero a causa di decenni di siccità.

Anche nella regione europea si è verificato un preoccupante calo globale dei tassi di vaccinazione a causa della pandemia di Covid-19. Lo slogan per la settimana europea è “I vaccini funzionano”. Rispettando l'Agenda europea di immunizzazione 2030, la settimana di promozione mira a coinvolgere il pubblico in generale sull'importanza di una vaccinazione di routine tempestiva e sul recupero di eventuali vaccini persi o posticipati, continuando altresì a sottolineare la necessità della vaccinazione contro Sars-CoV2 soprattutto tra i gruppi vulnerabili.

Da evidenziare l'iniziativa delle carovane sanitarie mobili – le Health Caravan in Montenegro - che stanno attraversando i Balcani occidentali per portare la vaccinazione contro Covid-19 e i consigli sanitari più vicino a dove si trovano le persone.

Da sottolineare, inoltre, la piattaforma di apprendimento basata sul gioco Immune Patrol che aumenta la conoscenza dei bambini in Armenia sulle malattie infettive e sulla vaccinazione. Si tratta di un progetto informativo pilota lanciato dall'Oms, in collaborazione con il Ministero della Salute armeno, per istruire gli studenti di età compresa tra i 10 e i 12 anni su sistema immunitario, focolai, malattie e vaccini.

In Tagikistan l'Unione Europea sta aiutando a rafforzare il sistema sanitario di immunizzazione, implementando il calendario vaccinale e modernizzando l'informazione sanitaria attraverso la digitalizzazione così da garantire un'elevata copertura in ogni momento, senza lasciare indietro nessuno.

Nella regione del Pacifico occidentale e del sud est asiatico si denuncia che la copertura vaccinale infantile per difterite, tetano e pertosse (DTP3) è diminuita dal 94% al 90% tra il 2020 e il 2021 e che molti adolescenti hanno perso le vaccinazioni per HPV a causa di interruzioni di servizi sanitari, chiusure delle scuole e rinvii delle campagne di immunizzazione.

Risulta già evidente che livelli di copertura inadeguati hanno portato negli ultimi 12 mesi ad epidemie evitabili di morbillo. In Vietnam le campagne vaccinali sono riprese a pieno ritmo, come testimoniato dal centro sanitario a Phu Yen affollato ogni giorno.

Appena sono state allentate le misure di distanziamento fisico e le restrizioni alla mobilità, il numero di bambini vaccinati presso il centro è aumentato con 110 accessi al giorno, raddoppiando la normale affluenza prima della pandemia. Fare vaccinare completamente i miei figli significa dare loro una vita sana. Sono certo che sono protetti quando vanno a scuola e giocano con i loro amici, soprattutto mentre la pandemia non è ancora finita, ha dichiarato un padre che si è preso un giorno libero dal lavoro per accompagnare i suoi figli al centro per aggiornare le loro vaccinazioni.

L'immunizzazione, ha ribadito l'Oms, è una storia di successo globale per la salute e lo sviluppo. I vaccini riducono i rischi di contrarre una malattia permettendo alle difese naturali dell'organismo di creare la protezione necessaria. Quando si riceve un vaccino, il sistema immunitario risponde. È così che funzionano, semplicemente.

I dati globali sull'immunizzazione sono costantemente aggiornati su un cruscotto delle vaccinazioni, un portale realizzato dall'Oms in cui vengono riportati annualmente i casi segnalati di malattia prevenibili da vaccino (VPD) tramite un apposito modulo di segnalazione congiunta OMS/UNICEF.

È auspicabile che i risultati del Grande Recupero siano buoni. Per valutare i miglioramenti e identificare le lacune relative alla copertura vaccinale nel 2023, sarà necessario attendere il rapporto annuale che viene pubblicato nel luglio successivo. Serviranno certamente sforzi enormi da parte dei sistemi sanitari e dei suoi operatori per realizzare questa sfida, poiché sarà fondamentale unire l'azione sul campo ad una efficace informazione per raggiungere le persone, rendendole consapevoli.

Probabilmente gli obiettivi non saranno raggiunti in ugual misura nelle varie regioni Oms per le differenze delle risorse disponibili e le peculiarità degli interventi specifici, tuttavia “The big catch-up” può risultare un valido inizio di un recupero, dopo la grande pandemia, anche della fiducia dell'opinione pubblica verso la comunità scientifica in materia sanitaria.

Lo sforzo di promuovere una cultura vaccinale che salva vite umane vale questo impegno condiviso. Vale la salute di tutti. Recuperare oggi tale rapporto, in termini di dati e di persone, significa recuperare il riconoscimento dell'immenso valore che storicamente è attribuito ai successi dei vaccini.

Che sia innegabile lo esprimono non soltanto gli scienziati ma anche gli storici. Cinque vite salvate nel mondo ogni minuto, 7200 ogni giorno, 25 milioni di morti evitati entro il 2020. I vaccini sono l'intervento medico a basso costo che più di tutti ha cambiato la nostra salute. Così si è espresso Alberto Mantovani, immunologo e divulgatore scientifico, considerato uno dei più influenti scienziati italiani.

Infermiere

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