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Biotestamento: il testo alla Camera, ma l'aula è vuota

di Redazione

L'aula della Camera ha avviato l'esame del ddl sulle Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento, sul testo unificato uscito dalla commissione, con l'intervento della relatrice Donata Lenzi (Pd). Presenti solo una ventina di parlamentari.

Il biotestamento approda in aula

Questo, ha detto la relatrice, è tema squisitamente parlamentare. Ognuno di noi è chiamato ad assumere una decisione difficile in un clima, mi auguro, di ascolto reciproco. Siamo chiamati a una mediazione alta, da cercare con metodo laico. Mediazione non gerarchia tra valori.

Il biotestamento dunque approda in aula dopo un slittamento di una settimana. E dopo un periodo in cui si è discusso molto di fine vita. Il caso di Dj Fabo, morto in Svizzera con il suicidio assistito, ha suscitato molte critiche. Eppure qui non si parla di eutanasia, quanto di fine vita. E, come sottolinea Mina Welby, si tratta di due cose completamente diverse e, la moglie di Welby lo sa bene, l’ultima guarigione è morire.  Dopo 4 ore di discussione generale, il presidente di turno, Roberto Giachetti ha dichiarato che sono state depositate due questioni pregiudiziali, presentate dal Ap e dalla Lega Nord, e quattro richieste di sospensiva: due depositate dalla Lega, una da Fdi e una da democrazia solidale-centro democratico. L'aula era semideserta e ha visto susseguirsi 17 interventi.

Insomma, accanire o accudire? Tra le due c’è un sottile margine che l’infermiere è chiamato a cogliere per poter essere vicino al paziente in tutto e per tutto.

Il video degli interventi alla Camera:

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